Incorreggibili: pestano e rapinano un trans. Condannati evadono dai domiciliari
Per la brutale e assolutamente ingiustificata aggressione a un transessuale erano stati condannati agli arresti domiciliari eppure, non contenti e in spregio della legge, hanno anche deciso di violare la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di Sassari con obbligo di permanenza nelle ore notturne, e sono quindi tornati in carcere
Aggressione e rapina a trans: colpevoli evadono dai domiciliari
Ed è lì che ora i due ventenni, ritenuti responsabili in concorso tra loro di rapina aggravata e lesioni personali ai danni di un trans colombiano a Sassari, che sconteranno la penna a loro comminata. Ad eseguire l’arresto è stata la polizia. Era stato proprio il colombiano a raccontare di essere stato aggredito, in casa sua, da almeno quattro giovani di 20-25 anni. Una vera e propria spedizione punitiva, quella ordita e smascherata anche grazie all’aiuto fornito da un testimone per cui, due dei quattro aggressori almeno, erano stati rintracciati nelle loro abitazioni con ancora addosso gli abiti usati al momento della rapina e con segni di colluttazione. Non solo: uno dei due, dopo aver fornito la sua versione dei fatti, aveva accompagnato gli investigatori a recuperare una chiave inglese, utilizzata per colpire la vittima. Il giovane transessuale, che aveva riportato 30 giorni per un trauma cranico e una frattura, subito dopo i fatti si è cautelativamente trasferito in un’altra città della Sardegna.
Condannati, rubano un’auto: arrestati e portati in cella
Nel frattempo, i due sono stati riportati sabato scorso in carcere poiché nella notte del 4 marzo sono stati sottoposti a controllo nelle vie del centro storico in seguito a un furto di auto del quale, come emerso da testimonianze e da alcuni filmati, uno dei due ventenni si sarebbe reso protagonista. La sezione penale del Tribunale di Sassari ha quindi disposto la sostituzione della misura cautelare alla quale è seguito il decreto di esecuzione del ripristino della misura cautelare in carcere, emessa nella giornata di sabato scorso. I due giovani, rintracciati nelle loro abitazioni, dopo le formalità di rito sono stati accompagnati al carcere di Bancali da dove, ci si augura, almeno per un po’ siano impossibilitati a trasgredire…