Il tesoriere del M5S ha la terza media. Nel suo cv anche la Commissione cultura Camera
Ligure, nemmeno 36 anni, dieci dei quali passati come commesso in un negozio di articoli per animali e cinque in Parlamento come portavoce dei cittadini M5S. Sergio Battelli, classe 1982 e al secondo mandato alla Camera è il nuovo ‘caso’ salito all’onore delle cronache nazionali, dopo una legislatura passata più o meno sotto silenzio. Il motivo? Un diploma di terza media e un curriculum che, almeno per alcuni, sembra essere non esattamente in linea con il ruolo che lo vede fresco di nomina, e cioè quello di tesoriere del primo partito italiano, che si troverà a gestire oltre 13 milioni di euro di fondi pubblici messi a disposizione ogni anno alla Camera. Una cifra notevole – più di 65 milioni di euro in 5 anni – per gestire la quale, ha assicurato Battelli in una recente intervista al Corriere della Sera, c’è già “un gruppo di funzionari che mi aiuterà a garantire la massima trasparenza e in più sto assumendo nello staff amministrativo una persona molto qualificata”.
Nel curriculum del deputato, la Commissione cultura della Camera come membro dal maggio 2013 al settembre 2014, e quella per le Politiche dell’Unione Europea dal settembre 2014 al marzo 2018. Nel mezzo, la battaglia portata in Parlamento contro il bagarinaggio e il monopolio Siae. Un argomento particolarmente caro a Battelli, che nelle esperienze pre-politiche annovera non a caso anche il ruolo di chitarrista e frontman dei Red Lips, gruppo rock le cui session è possibile ascoltare ancora oggi su Soundcloud e Youtube.
Destino diverso, invece, per i video goliardici che il tesoriere ha postato nel corso degli anni sulla piattaforma e su Facebook, cancellati poco dopo l’elezione e dei quali rimane traccia solo in alcuni screenshot catturati dal blog Nonleggerlo nel 2013: i temi spaziano da “Esperimento della saponetta nel microonde”, passando per “Santa Messa in onore del Dio Diana” fino ad approdare alla “Guida all’eiaculazione indotta”. Tutto scomparso, in nome dell’Istituzione.
Perfetto, allineato, lo stesso titolo che è in possesso della MINISTRA uscente della pubblica istruzione. Può fare il ministro anche lui.