Il centrodestra resta protagonista. Ora l’obiettivo è formare il governo
Proprio mentre l’epilogo a schfìo sembrava ineluttabile, con Salvini che pomiciava con Di Maio sulle presidenze di Camera e Senato – il murales romano con il bacio alla Breznev-Honecker tra i due è stato profetico come pochi – e con un Berlusconi infuriato per l’«atto ostile» dell’alleato fedifrago, il centrodestra ha saputo trovare lo scatto di reni necessario per uscire dallo psicodramma in cui si era ricacciato per tornare a stupire con i suoi effetti speciali. Merito anche, anzi soprattutto di Giorgia Meloni che ha immediatamente preso ago, filo e pazienza e si è messa a ricucire la tela lacerata dai leader maschi della coalizione. Occorreva tempo per confrontarsi e per capirsi. A volte un fraintendimento fa più danni di una fucilata e quasi sempre la migliore intenzione, agli occhi del presunto beneficiario, ha sembianze di un’infamia. E la politica non fa eccezione. Un vaffa e un gestaccio, tuttavia, non possono mandare in soffitta una coalizione che tra alti e bassi è su piazza da circa un quarto di secolo grazie al suffragio di milioni e milioni di elettori. Basta solo ricordarselo ogni tanto per andare d’accordo. E così è stato anche questa volta. Risultato: Forza Italia mette sullo scranno più alto di Palazzo Madama Elisabetta Alberti Casellati, docente universitaria legatissima a Berlusconi, mentre Salvini ora è certo che sarà lui ad essere indicato nelle consultazioni al Quirinale come il leader che Mattarella incaricherà per formare il nuovo governo. Insomma, tutto sembra essersi magicamente ricomposto con reciproca soddisfazione di ciascun segmento del centrodestra: Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia. Non è una favola a lieto fine perché qui siamo solo all’inizio e perché l’accordo sulle presidenze non prevede automatismi con la vicenda del governo. Vicenda che prescinde dal bon ton istituzionale e che deve registrare l’intesa, oltre che sui nomi, sulle cose da fare. Ma in politica si attraversa un ponte alla volta e oggi è stata la volta di quello delle presidenze di Camera e Senato. Il resto si vedrà.
Brava Giorgia. Ora cerchiamo di fermare l’immigrazione selvaggia, è questa la priorità (anche a costo di fare accordi programmatici con i grillini). Guardiamo alla sostanza, siamo sull’orlo del baratro, rischiamo l’estinzione.
Secondo me ci saranno parechi problemi troppi soci le migliori alleanze sono dispari, 1
Grandissima opera politica della Signora Meloni che dimostra costantemente di essere il gioiello politico della destra avendo ricompattato tutta FI ed fatto abbassare i toni a berlusconi, ci
vedo quasi una rivincita delle donne vere a cui il tizio non è avvezzo.
Lui gestiva le donne degli zoccoli e dimostra di non saper affrontare una vera Signora, politicamente di prim’ordine. L’ho visto un pochino distrutto…..
Brava Meloni hai fatto bene anche se Berlusca si deve dare una calmatina.
Le elezioni le ha perse dunque anche lui deve capire bene dove parare.Bene ha fatto Salvini ha stroncare ieri sera in parlamento.Anche questo qualcosa ha servito oltre ed è chiaro che la Meloni è stata capace di ricucire.Ora però occhio a non strappare per il governo,materia ancora più ostica visti i programmi importanti fatti per il bene dell’ITALIA e gli ITALIANI.Forza avanti così cambiamo sto paese ingrippato dalla sinistra bonista e venduta ai paesi europei.Anche la Romania è meglio di noi da certi punti di vista.Roma è Roma la città eterna non svendiamo la nostra storia ai barbari.