Lo ha capito pure Verhofstadt: le elezioni italiane dicono che la Ue va ripensata
“La mia interpretazione del risultato delle elezioni in Italia è che dobbiamo riformare l’Ue per farla funzionare, per avere politiche che diano risposte alle preoccupazioni della gente”. Lo dice il capogruppo dei Liberaldemocratici nel Parlamento Europeo Guy Verhofstadt, in conferenza stampa a Bruxelles. Per Verhofstadt, “non c’è il rischio che l’Ue si frantumi” come conseguenza della Brexit, dei problemi con la Polonia e del risultato delle elezioni politiche italiane, “se all’interno dell’Ue c’è il desiderio di riformarsi. Quello che osserviamo nell’opinione pubblica non è un rifiuto dell’Ue, ma un desiderio di riformare l’Ue. E di questa riforma c’è assolutamente bisogno”. In Europa servono politiche, continua il politico belga, per affrontare “le sfide che abbiamo davanti a livello internazionale, come le migrazioni e la stabilità della nostra economia. E questo è anche il significato delle elezioni francesi, no? Quindi, essendo un ottimista per natura, le vedo (le elezioni italiane, ndr) in questo modo: prendiamo il lato positivo”. “Il lato positivo è che c’è la volontà del popolo di cambiare e riformare le cose in Europa. Ma non c’è alcuna volontà da parte dei popoli di gettare via l’Europa. E questo è stato molto chiaro nelle elezioni degli ultimi anni e nella crescita nell’opinione pubblica del supporto per l’Ue”, conclude Verhofstadt.