Gasparri: fake news e privacy? Per salvarci colpire i potentati economici

21 Mar 2018 18:56 - di Redazione

Colpire i veri e propri potentati economici anche con l’intervento dell’Onu e intervenire per tutelare il diritto d’autore, per poter distinguere le informazioni vere da quelle false. Per il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri sono questi gli insegnamenti che si ricavano dalla vicenda di Cambridge Analytica. “Se non si interviene per fermare questi veri e propri potentati della rete, dei social e del web – spiega l’esponente azzurro – verremo travolti sotto il profilo economico, democratico, di valori essenziali quali la privacy e l’identità. Potrò sembrare un pazzo visionario, ma è una questione della quale si deve occupare l’Onu, come ad esempio si preoccupa, giustamente, di programmi alimentari, di contrasto alla povertà, di lotta alle dittature”. “Qui – insiste Gasparri – non si tratta di ostacolare la libertà economica e di impresa, ma vorrei soltanto ricordare che gli Stati Uniti non esitarono a colpire con misure antitrust le cosiddette Sette sorelle, quando il loro potere economico era diventato troppo forte e pericoloso”

“Rischiamo di colpire mortalmente il commercio, lo spettacolo, la cultura – prosegue l’esponente di Forza Italia – e contro potentati come quelli di Zuckerberg e Bezos i singoli Stati possono poco o nulla, occorre un intervento a livello internazionale prima che sia troppo tardi. Sul piano economico, perché è ridicolo fissare una web tax al 3 per cento, quando dovrebbe essere almeno del 30 per cento; e sul piano normativo”. Il senatore di Forza Italia, a questo proposito, si sofferma in particolare sulla questione della tutela del diritto d’autore e sull’importanza dell’informazione di qualità: “Se tutto è gratis e tutto circola senza il minimo controllo, diventa impossibile distinguere tra notizie vere e false. È quindi ineludibile tutelare le aziende editoriali e i professionisti che vi lavorano, per poter avere un’informazione di qualità, che come tale va valorizzata anche e soprattutto sul piano economico, oltre che su quello legale”. “Da questo punto di vista – conclude Gasparri – non posso non sottolineare i passi indietro che nel nostro Paese si sono compiuti con i governi di centrosinistra, con il varo delle regole relative alle agenzie di stampa”.

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