Ema, ora l’Ue si lamenta perché ci lavorano troppe donne e troppi italiani
Non solo l’assegnazione della sede. Ora l’Ue, attraverso la Commissione, interviene sulla composizione del personale dell’Ema, l’Agenzia europea dei farmaci, sostenendo che vi sono impiegate troppe donne e troppi dipendenti “mediterranei”, puntando l’indice in particolare contro francesi, italiani e spagnoli. La raccomandazione che arriva da Bruxelles è, quindi, di prendere in maggiore considerazione gli elementi “geografici” quando si decidono le assunzioni.
La Commissione europea difende le “quote azzurre”
L’indirizzo è contenuto in un’opinione della Commissione sul documento programmatico dell’Agenzia per il 2018-2020, resa pubblica dall’agenzia di stampa Adnkronos. Nel documento rivolto all’Ema e firmato dal commissario europeo alla Salute Vytenis Andriukaitis si legge che la Commissione «accoglie con favore il fatto che l’elevata proporzione di posizioni (agenti temporanei e agenti a contratto) occupata da donne è stata leggermente ridotta rispetto al 2015 (nel 2015 erano 518, nel 2016 sono 503). Tuttavia – prosegue la raccomandazione – la proporzione di donne nella categoria Ast (assistenti, ndr), che è dell’86%, resta troppo elevata». L’agenzia, quindi, secondo il “governo” europeo dovrebbe proseguire negli sforzi volti a ripristinare la proporzione di donne in questa categoria, «aderendo nel contempo ai principi di trattamento equo e di meritocrazia».
All’Ema «troppi francesi, italiani e spagnoli»
Ma non finisce qui. Nel testo redatto dal commissario alla Salute, «la Commissione nota che la proporzione di francesi (+1), italiani (+7) e spagnoli (+8), che erano già sovrarappresentati nell’Agenzia, ha continuato a crescere tra il personale». «La Commissione raccomanda quindi che gli elementi geografici vengano monitorati meglio per le assunzioni future», è la conclusione del documento.
Questa EU non va bene ne’ per l’Italia ne’ per nessuno.
Non e’ l’Europa unita che rispecchia i principi dei politici del passato.
Questa EU (come direbbe Gino Bartali) e’ tutta da rifare.
Bravo Sergio sono d’accordo.Lo sai da noi in Toscana si dice :
almeno un terremoto con lo sterzo,ondulatorio,sussultorio,abiricchiatorio e rotatorio.Questa Europa è vero sta rompendo troppo le palle.E vedrete quello che non inventeranno per non far fare il governo che non piace a loro.
Una bella BOMBA su bruxelles e fine di tante rotture di coglioni.
Ha ragione Sergio…hanno veramente rotto da Bruxell, e’ ora che si
cambi rotta.
Ancora restiamo in UE dopo tutto quello che ci fanno patire? Ai nostri politici dico:”Ma la dignità?dov’è? “.
Angela, ha ragione, ne abbiamo subite gia’ molte, e’ ora che ci ribelliamo.
Non perdono occasione per per punire.
Non perdono occasione per bastonarci.