Calcio, Cagliari e Lazio nel mirino della commissione antidoping
Sono due i controlli antidoping a cui è risultato positivo Joao Pedro. Oltre che nel test effettuato al termine del match contro il Sassuolo, la presenza del diuretico idroclorotiazide è stata riscontrata anche nel controllo a cui il giocatore brasiliano del Cagliari è stato sottoposto nella giornata successiva del campionato di Serie A, il 17 febbraio al termine della gara persa dai sardi sul campo del Chievo per 2-1. Contro il Sassuolo, Joao Pedro è stato schierato titolare ed è rimasto in campo per tutta la partita. Il brasiliano ha giocato dall’inizio anche nella sfida del Bentegodi una settimana più tardi, fino alla sostituzione con Sau al 69′.
Convocato dalla procura Antidoping anche De Vrij
Problemi anche per la Lazio: il difensore biancocelesti Stefan De Vrij è stato infatti convocato nelle prossime ore dalla procura di Nado Italia. L’olandese, che non rinnoverà con la Lazio, è un pezzo pregiato del mercato: interessa all’Inter e fa gola a tanti top team europei. Il club di Lotito ha fatto sapere che il giocatore «deve solo dare spiegazioni burocratico-regolamentari». Resta da capire se questo porterà a una sospensione come nel caso di Joao Pedro o se la posizione dell’olandese sarà chiarita al punto da permettergli di continuare a giocare.
Antidoping: perché è stato convocato il difensore della Lazio
Sostanzialmente il test anti-doping cui si è sottoposto l’olandese dopo Lazio-Verona di lunedì 19 febbraio, si sarebbe sviluppato in due diversi momenti (due esami delle urine anziché uno, per raggiungere la quantità necessaria al regolare svolgimento dei test). Ciò avrebbe comportato l’obbligo di firma di due diversi documenti, ma – per errore o distrazione – ne sarebbe stato siglato solamente uno. Per questo motivo il giocatore dovrà fornire ulteriori spiegazioni al Coni.