Brexit, l’Ue vara le linee guida e mette Londra all’angolo: «Niente benefici»
Dopo la Brexit la Gran Bretagna non potrà avere gli stessi benefici degli Stati membri. Il Consiglio europeo lo ha messo nero su bianco nelle linee guida varate per i negoziati sulla relazione futura con Londra. «Qualsiasi accordo con il Regno Unito dovrà essere fondato su un mix equilibrato di diritti e doveri e assicurare parità di condizioni», si legge nel documento, in cui viene sottolineato però che «un non membro dell’Ue, che non ha gli stessi obblighi di uno Stato membro, non può avere gli stessi diritti e godere degli stessi benefici di uno Stato membro» dell’Ue.
Londra non potrà scegliere “le ciliegie migliori”
Le linee guida ricordano inoltre che «le quattro libertà sono indivisibili» e che quindi «non può esserci alcun “cherry picking” (piluccare, letteralmente scegliere le ciliegie migliori, ndr), attraverso una partecipazione al mercato unico basata su un approccio settore per settore, che minerebbe l’integrità e il funzionamento del mercato unico». Dunque, la Gran Bretagna non potrà scegliere come accedere a libertà di movimento delle persone, delle merci, dei capitali e dei servizi, che la Ue considererà come un unico “pacchetto”.
La Brexit cambierà i rapporti economici
Per quanto riguarda «il nocciolo del rapporto economico», il Consiglio Europeo «conferma di essere pronto a iniziare a lavorare per un accordo di libero scambio equilibrato, ambizioso e di vasta portata, nella misura in cui ci siano garanzie di parità di condizioni». «L’accordo verrà finalizzato e concluso una volta che il Regno Unito non sarà più uno Stato membro. Un simile accordo, tuttavia, non può offrire gli stessi benefici dell’appartenenza all’Ue e non può equivalere – ha ribadito il Consiglio europeo – alla partecipazione al mercato unico o a parti di esso».