Aosta, marocchino picchiava e stuprava la moglie incinta: «Lo dice il Corano»
Botte, offese, violenze sessuali dopo i dinieghi della donna, incinta, provata da quel rapporto fatto di suprusi e minacce. Ad Aosta, un’incredibile vicenda di violenza sulle donne vede come protagonista un marocchino, che abusava senza scrupoli della moglie durante la sua gravidanza nonostante il parere contrario del medico, perché «il Corano obbliga la donna ad ascoltare sempre il marito». Una frase che la donna – secondo quanto racconta il quotidiano AostaSera – ha riferito in aula durante il processo che vede il 33enne marocchino accusato di violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia. La coppia, che risiedeva in un comune della Val d’Aosta, si era sposata nel 2011 in Marocco prima di trasferirsi in Italia. Il racconto della donna è agghiacciante: “Durante il Ramadan ero incinta e, nonostante gli dicessi di lasciarmi lui mi strappava i vestiti per avere dei rapporti sessuali. Se non accondiscendevo, ribatteva che allora non doveva spendere soldi per farmi mangiare. E del medico diceva, che ne sa il ginecologo?».
Il quotidiano valdostano, che ha raccontato la vicenda, spiega che l’uomo, in nome del Corano, obbligasse la donna a sottomettersi sessualmente citando pezzi del libro sacro agli islamici: «Lui diceva che se andavo a dormire a letto dovevo fare sesso, per cui dormivo sul divano e, finito il Ramadan, ho chiesto ospitalità ad una vicina». Ma il calvario era anche economico. «Mi dava soldi per le bollette e qualcosa per la spesa, – ha aggiunto – ma spesso dovevo aggiungerne io. Lui pagava le spese per tornare a casa a volte. Io lavoravo qualche ora, facendo le pulizie. Prima, avevo un impiego in un ristorante, ma lui non voleva che fossi a contatto con gli uomini. Il processo è iniziato ma l’udienza è stata aggiornata al prossimo 11 aprile, per ascoltare i testimoni citati dalla difesa dell’imputato e procedere alla discussione.
SE LA SIGNORA E’ MAROCCA FA PARTE DEL LORO MONDO DI M. – SE E’ NOSTRANA DOVEVA STARSENE AL SUO POSTO A TEMPO DEBITO E NON CAG RE IL NUOVO CHE AVANZA
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