Agenzia del farmaco, Sala si fa respingere il ricorso dalla Ue

8 Mar 2018 19:20 - di Redazione

Il ricorso presentato dal Comune di Milano contro la decisione di assegnare la sede dell’Ema ad Amsterdam passa alla Corte di Giustizia dell’Ue. Il Tribunale dell’Unione Europea, informa la Corte, ha declinato oggi la propria competenza sul ricorso, che passa quindi alla Corte, davanti alla quale pende già il ricorso dell’Italia, sempre contro la scelta di assegnare la sede dell’Agenzia europea del Farmaco ad Amsterdam, fatta dai 27 Stati Ue a margine del Consiglio Affari Generali del 20 novembre 2017, a Bruxelles. La decisione è stata presa dal Tribunale in base a quanto prevede lo statuto della Corte. In particolare, spiega l’avvocato Francesco Sciaudone, manager partner dello studio legale Grimaldi che cura gli interessi di Palazzo Marino, “il Tribunale europeo ha accolto la richiesta del Comune di Milano e ha trasferito i due giudizi – sia di annullamento che di urgenza – alla Corte di Giustizia dell’Ue, dove già pende il ricorso del governo italiano”. Proseguono dunque, diversamente da quanto chiesto dal Consiglio al Tribunale nei propri atti, le iniziative giudiziarie del Comune di Milano, “che ora potrà far valere, insieme con il governo, le proprie ragioni” dinanzi al massimo giudice europeo. “In tali giudizi – aggiunge il legale – ha chiesto di intervenire, oltre alla Regione Lombardia, anche il governo olandese”.

Commenti

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  • mario galletti 10 Marzo 2018

    non siamo credibili. Ci considerano solo una palla al piede.

  • Cesare Zaccaria 10 Marzo 2018

    TUTTI I COMMENTI CHE MI PRECEDONO SONO GIUSTI.
    L’ITALIA DEVE PORRE ALLA UE UN AUT AUT. LE RAGIONI DEL NOSTRO PAESE DEVONO ESSERE RISPETTATE. NELLE MORE DOBBIAMO SOSPENDERE IMMEDIATAMENTE IL VERSAMENTO DELLA NOSTRA CONTRIBUZIONE.

  • ADRIANO AGOSTINI 9 Marzo 2018

    Il ricorso era improponibile. Dovevano pensarci prima. Gentiloni e compagni dovevano andare a parlare di persona con chi di dovere (Merkel, Macron e Rajoy) anziché mandare mail. Le mail sono come l’invio dei curriculum: chi li riceve li getta nel cestino. Razza di incapaci!

  • Emilio Respighi 9 Marzo 2018

    Ma cosa lamentiamo poi se votiamo degli incapaci. Nessuno di chi avrebbe dovuto esserci, vi era là.
    E adesso si vergognino. Ma tant’é; tutto verrà dimenticato e, come regola, nessuno pagherà.

  • elonora ferrari 9 Marzo 2018

    signor antonio lei ha ragione . ci vendono un pezzo alla volta e la sinistra gioisce ,. vorrei capire come hanno fatto i milanesi a nominare sala .

  • Antonio 9 Marzo 2018

    L’ ITALIA e gli ITALIANI vengono considerati una nullità nelle scelte
    di assoluta importanza in EUROPA, vedasi anche con l’ agricoltura.