8 marzo, Capone (Ugl): “Maggiori tutele per conciliare famiglia-lavoro”
Alla vigilia della festa delle donne dell’8 marzo, si registrano le dichiarazioni di prammatica del mondo politico e sindacale. Al di là delle formule di rito, Paolo Capone, leader Ugl, ha rilasciato una dichiarazione che ha evidenziato le troppe contraddizioni sulla condizione della donna nel mondo del lavoro.
Ugl: “Costruiamo un welfare per la famiglia”
«Le donne sul lavoro – ha detto Capone – devono essere più tutelate a partire dalle retribuzioni, oggi ancora inferiori a quelle degli uomini. È necessario, inoltre, implementare le politiche di conciliazione dei tempi della vita privata con i tempi di lavoro e costruire un welfare che tuteli il ruolo delle donne che svolgono anche l’attività di cura dei figli e degli anziani».
Ugl impegnata per tutelare le donne sul posto di lavoro
«Di qui, l’impegno dell’Ugl – ha proseguito Capone – per rendere le donne maggiormente protagoniste della vita lavorativa, promuovendo in Italia tutte le azioni necessarie, dallo smart working all’eliminazione della Legge Fornero sulle pensioni, con l’obiettivo di garantire loro maggiori diritti e un futuro più sereno»
Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL.
Una sentenza della Corte Costituzionale giustificava i 5 anni abbuonati alle donne coniugate per la pensione proprio per la loro cura di figli e anziani. Perchè non si richiama questa sentenza contro la legge Fornero?