Vasta operazione antiterrorismo nel SInai: uccisi 28 jihadisti, 126 arresti
Sono 28 i jihadisti uccisi e 126 quelli arrestati da quando, venerdì, le Forze Armate egiziane hanno lanciato un’operazione antiterrorismo nella Penisola del Sinai. Lo ha reso noto l’esercito egiziano, che ha avviato l’offensiva militare Sinai 2018 a un mese e mezzo dalle elezioni presidenziali che si terranno il 26 marzo in Egitto. Come spiegato dal portavoce dell’esercito egiziano Tamer al-Refai, l’operazione ha portato alla “eliminazione di dodici elementi armati in una sparatoria con le forze” di sicurezza. Questo bilancio si aggiunge ai 16 miliziani uccisi ieri. Inoltre 126 jihadisti sono stati arrestati e un numero identico di loro “nascondigli” è stato distrutto, secondo i comunicati diffusi dall’esercito. Prosegue la maxi operazione “antiterrorismo” lanciata dalle forze di sicurezza egiziane nella provincia del Sinai, nel nord del Paese. Secondo quanto annunciato dall’esercito attraverso la tv di Stato, nel quadro dell’operazione 12 “estremisti” sono stati uccisi e 92 arrestati. Nei raid aerei sulla regione, inoltre, sono stati distrutti 60 “obiettivi” legati ai gruppi islamisti. La zona è teatro da venerdì di una vasta offensiva. L’operazione, che si svolge a più di un mese dalle elezioni presidenziali, è allargata anche alle regioni del Delta del Nilo e alle terre del Deserto occidentale.