Scuola, ennesimo disastro della Fedeli: fa flop il liceo “ridotto” a 4 anni
I primi dati, come informa Repubblica, sono sconfortanti: le iscrizioni, per adesso, sono scarse, l’interesse è debole, le critiche degli insegnanti e dei sindacati feroci. Prenderà il via, così, tra le polemiche, a settembre, il progetto nazionale che consentirà, a un numero limitato di classi di scuola superiore, di sperimentare il percorso per conseguire il diploma di maturità in quattro anni di corso, anziché nei canonici cinque. Un esperimento voluto dal ministro della Pubblica Istruzione Valeria Fedeli nel segno del “ce lo chiede l’Europa”, in genere foriero di disastri per noi. In tutta Italia si sono candidati 192 istituti superiori (127 statali e 65 paritari), per partecipare alla sperimentazione. Il problema è che mancano gli iscritti, la formula “bonsai” non piace evidentemente.
“Invece di occuparsi delle numerose criticità che presentano le scuole italiane, il Ministero pensa a sperimentare- attacca la Flc Cgil – Accorciare di un anno il secondo ciclo d’istruzione non risolve di certo i numerosi problemi della scuola italiana né tantomeno quello del calo dei diplomati o dei laureati. L’uscita anticipata degli studenti alla fine del secondo ciclo di istruzione rischia di impoverire l’offerta formativa, non risolve il problema della dispersione scolastica e soprattutto non ha nessuna valenza di carattere didattico. Siamo di fronte solo ad una operazione di cassa. A regime questa sperimentazione provocherà una riduzione degli organici e la conseguente perdita di migliaia di posti di lavoro tra i docenti e il personale ATA…”.
Sulla sperimentazione quadriennale, a quanto pare, c’è stato anche il parere negativo del CSPI (consiglio superiore della pubblica istruzione) ma la Fedeli insiste: “Dati in linea con le aspettative”, fa sapere il Miur.