Parisi attacca la Procura di Roma: «Ha coperto gli interessi di potere del Pd»

17 Feb 2018 17:10 - di Redazione

Il candidato di centrodestra della Regione Lazio Stefano Parisi sferra un duro attacco alla Procura di Roma: «Il problema è la sinistra e il sistema del Pd fatto da Zingaretti e Bettini che ha tenuto sotto scacco Roma e il Lazio per vent’anni con interessi chiari, espliciti e coperti dalla Procura. Vergogna!». Parisi lo ha detto durante l’evento di Energie per l’Italia a Roma. «Oggi dobbiamo cambiare pagina per non mettere in piedi un altro sistema di potere, ma guardando ai cittadini e ai loro problemi. Il nostro compito sarà quello di intercettare la rabbia della gente che oggi si rifugia nei 5Stelle». Poi, parlando con i giornalisti, Parisi ha spiegato: «Quando ho fatto riferimento alla protezione della Procura nei confronti della sinistra mi riferivo alle vicende delle testimonianze di Mafia Capitale. Quelle indagini si sono fermate. C’è un sistema di potere che ha coinvolto persino il suo capo di gabinetto ed anche l’indagine non è proceduta».

Calenda e Zingaretti giocano contro Roma

Parlando poi del ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda e del presidente della Regione uscente, Nicola Zingaretti, Parisi ha detto: «Giocano contro Roma soltanto per fare propaganda. Approfittano della campagna elettorale per dire della balle e mettere all’angolo la Raggi. Chiudere un tavolo aperto per la Città di Roma durante la campagna elettorale significa strumentalizzare i rapporti tra governo e Regione a danno del Comune e dei cittadini. Se ci sono i soldi vanno spesi – ha affermato il candidato governatore del centrodestra – altrimenti manca completamente il rispetto istituzionale che un ministro della Repubblica dovrebbe avere a cuore».

«Riusciamo a vincere»

«Sono molto contento di quello che sta succedendo – ha dichiarato poi il candidato del centrodestra – perché stiamo recuperando rapidissimamente una distanza molto importante, che qualcuno pensava fosse incolmabile. Qualcuno ha detto che mi avevano teso una trappola. Ma quale trappola? Noi riusciamo a vincere». Quanto poi sl suo competitore, Parisi ha detto: «Zingaretti non aveva un avversario, ora c’è. Possiamo dare sfogo a tutti i nostri concittadini che non sono soddisfatti di come vanno le cose, che sanno benissimo che il sistema sanitario del Lazio non può continuare in questo modo, che il ciclo dei rifiuti non può essere gestito in questo modo, che c’è un problema di sicurezza, di case occupate – ha concluso Parisi – Qual è la storia che racconta la sinistra? La storia di una Regione bloccata. C’è un’alternativa, c’è una speranza, e quella speranza siamo noi».

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Ferruccio Silvano Bravi 29 Marzo 2018

    Urge calcinculo risolutivo alle supertstiti toghe rosse.
    Perdono a tutti, ma faccio eccezione per il procuratore Corrias di Bolzano che mi incriminò pretestuosamente a Bolzano negli anni di piombo.