Non lasciano stare neanche i Santi: ladri profanano la reliquia di San Faustino
Furto sacrilego nel Duomo di Pontedera, in provincia di Pisa, dove ignoti hanno rubato l’aureola di San Faustino e una statuina in argento dal tabernacolo in cui sono conservate le ostie. L’episodio risale ad alcuni giorni fa, ma la notizia è stata diffusa oggi. Don Piero Dini, proposto di Pontedera, ha commentato il furto affermando che «chi si è introdotto in chiesa non ha commesso soltanto un furto e un atto sacrilego, ma ha anche violato il simbolo di una città intera».
Lo scempio della reliquia
«Quando ho visto quello scempio, mi tremavano le mani», ha confidato uno dei parrocchiani a La Nazione, che ha rivelato la notizia, spiegando che per rubare l’aureola è stata compiuta una devastazione della reliquia di San Faustino: non solo è stata distrutta la teca che la conserva e sono stati danneggiati oggetti sacri, ma sono state anche rovesciate le ossa. L’urna di San Faustino si trova nel Duomo davanti all’altare della Vergine di Pompei. Le spoglie mortali del Santo, estratte dal cimitero romano di San Ciriaco, nel 1660 furono assegnate dal prefetto del Sacrario Apostolico alla compagnia dei Santi Sebastiano e Rocco di Pontedera. La domenica 8 agosto 1660, raccontano le cronache dell’epoca, centinaia di “incappati” delle confraternite, insieme a un enorme folla di fedeli, portò in processione la cassa delle reliquie arrivata da Roma la sera precedente.
San Faustino patrono di Pontedera
In ricordo di quell’evento la festa del santo fu fissata alla prima domenica di agosto. Il 28 maggio 1801 il popolo e il clero di Pontedera, con il consenso dell’arcivescovo di Pisa Angelo, Franceschi, elessero San Faustino patrono della città. Dal 1968 la sua festa è stata trasferita al secondo giovedì del mese di ottobre, su iniziativa di don Vasco Bertelli, allora appena nominato proposto di Pontedera, perché, per via delle ferie estive, era poco festeggiata.