Della Valle scatenato: «Ho sbagliato, chiedo scusa a tutti ma non a Di Maio»
«Ho restituito qualcosa ogni mese, ma non quanto dichiaravo. Postavo bonifici che poi non inviavo, e per questo voglio chiedere scusa agli elettori, a Beppe Grillo e a Casaleggio. Ma certo non chiedo scusa a Di Maio».
Della Valle non ci sta: non chiedo scusa a Di Maio
È un fiume in piena Ivan Della Valle, fondatore del movimento grillino, che, dalle colonne di Repubblica e de la Stampa, accusa il partito di “alto tradimento”: «Ho iniziato a restituire molto meno di quanto dichiaravo quando è nato il direttorio e il M5S ha smesso di essere quello per cui mi battevo dal 2008» Se io ho tradito il movimento per le restituzioni – continua Della Valle – il movimento che ho contribuito a fondare, perché sono stato il primo consigliere comunale eletto in Piemonte e tra i primi in Italia, ha tradito gli elettori su tantissime tematiche. Il mio malessere va avanti da molto tempo. Il mio errore più grosso è non essermene andato».
«Il movimento mi ha tradito»
Finito nel mirino di Rimborsopoli, ne approfitta per sparare ad alzo zero sulla creatura grillin. «Non credevo più in quello che facevano i Cinquestelle e quindi di continuare a fare dei sacrifici, quando erano loro i primi a non rispettare le cose. Nel codice etico che ho firmato – spiega il deputato uscente – erano previste le restituzioni ma anche che non si partecipava ai talk show, che gli indagati sarebbero stati messi fuori. Poi sono arrivati gli indagati ed è stato cambiato il regolamento per salvarli…». Della Valle ribadisce di non essere in Marocco, come sostenuto dal padre. Poi un ultimo affondo: «Se pulizia deve essere, allora che sia totale e non si limiti a sbattere dei mostri in prima pagina perché c’è chi ha restituito meno di mille euro al mese. Controllino gli scontrini, le ricevute di chi dichiara decine di migliaia di euro di cene. Com’è possibile che qualcuno abbia restituito solo 80 o 90mila euro? Loro non hanno barato? Loro non li cacciano?».