Cesa a sorpresa evoca Nietzsche: i moralisti (del M5S) sono da “impiccare”

13 Feb 2018 17:00 - di Ernesto Ciecaquaglia

Nel bel mezzo di una campagna elettorale in cui esplode il caso del moralismo peloso del M5S, irrompe nientemeno che il pensiero forte del grande Friedrich Nietzsche. Ad evocarlo, a sorpresa, è il segretario dellUdcLorenzo Cesa. La  sorpresa non nasce dal fatto che, dal buon Cesa, risulti strano che arrivi una dotta citazione, ma dalla circostanza che dal segretario dell’Udc, in quanto erede della tradizione democristiana, ci si aspetterebbe, non il riferimento all'”Anticristo” Nietzsche, ma a un Papa  o, al massimo, a un insigne esponente del pensiero cattolico. Ma tant’è: da quando le ideologie sono finite, c’è da aspettarsi di tutto.

Ecco dunque che cosa dice Cesa:«Da quanto sta succedendo in casa M5S, dai rimborsi gonfiati agli iscritti massonici, mi sono sempre più convinto che aveva ragione Friedrich Nietzche quando diceva che se si vuole risanare la politica i primi da “impiccare” sono i moralisti». E poi un consiglio agli esponenti della politica: «Le buone letture aiutano a comprendere il senso delle parole». La prima a farne tesoro dovrebbe essere, tra gli altri,  Valeria Fedeli. Ma temiamo che il ministro dell’Istruzione sia ormai fuori tempo massimo. Dalla gaia scienza di Nietzsche alla gaia politica di Renzi e Di Maio. Altro che Nietzsche, qua ci vorrebbe Marx. Ma non parliamo di Karl bensì di Groucho.

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  • TEX 13 Febbraio 2018

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