Bologna, campagna avvelenata. Centri sociali scatenati, cariche della polizia (video)
Scontri a Bologna tra la polizia e gli attivisti dei centri sociali, che hanno cercato di occupare piazza Galvani dove questa sera alle 19.30 è previsto l’arrivo del segretario nazionale di Forza nuova Roberto Fiore, per impedire il comizio. Gli agenti, in tenuta antisommossa, hanno allontanato i manifestanti, che volevano occupare la piazza per impedire l’iniziativa al grido “oggi è la nostra Resistenza”, e in seguito ad alcune cariche tra piazza Galvani e via Farini, nel centro storico cittadino, con spintoni e manganellate, ci sarebbero sei feriti. In mattinata, alcuni attivisti del collettivo Hobo avevano bloccato il Consiglio comunale sventolando uno striscione che recitava “siete complici dei fascisti”. Poi i collettivi, un centinaio di attivisti tra le varie sigle bolognesi, tra cui Hobo, Vag51, Làbas e Cua, si sono spostati in piazza Galvani, successivamente allontanati dalla polizia. Ora il presidio è su via Farini e l’obiettivo, dicono i manifestanti, è andare avanti per tutta la giornata, fino a quando, stasera, Forza nuova arriverà in piazza per il comizio di Fiore. Alle 17.30, invece, in piazza Maggiore, davanti al Sacrario dei caduti, si svolgerà il sit in antifascista in organizzato da Arci, Cgil, Cisl, Uil, Anpi e Uil, a cui parteciperanno anche LeU e il Pd.
Come d’abitudine le squadracce di plateale stampo fascista provenienti dai centri sociali, innalzando striscioni con la scritta “fuori i fascisti da Bologna”, “democraticamente”, con la violenza si impadroniscono della piazza.
Chiamare fascisti i militanti di Forza Nuova è un’ offesa ai fascisti nel cuore che promuovono e valorizzano le conquiste sociali ottenute nel Ventennio e in vigore ancora oggi segno della loro profonda validità.Gli errori devastanti e imperdonabili sono scaturiti da tutte le dittature e persino nelle tanto decantate democrazie.Ma questi signori al seguito di Fiore nascondono molti interessi e intrecci degni dei peggiori partiti dalla Prima Repubblica. Comunque la libertà di parola non si nega a nessuno e chi cerca di soffocare queste iniziative va severamente punito : tutti hanno il diritto di esporre le proprie ragioni e i programmi politici poi sarà compito degli elettori scegliere liberamente chi li rappresenterà in Parlamento.