Antonov precipitato, ritrovate le scatole nere. Nessun superstite
I soccorritori sono stati al lavoro tutta la notte per recuperare i corpi delle 71 vittime del disastro aereo della Saratov Airlines avvenuto a sudest di Mosca. Lo riporta oggi la Tass, precisando che parti del relitto sono state trovate nei pressi del villaggio di Stepanovskoye, nel distretto moscovita di Ramensky. L’aereo, diretto nella città di Orsk, nei pressi del confine con il Kazakistan, è precipitato dopo il decollo ieri dallo scalo Domodedovo della capitale russa. A bordo 65 passeggeri e sei membri dell’equipaggio. Sono state ritrovate le due scatole nere dell’Antonov – con la registrazione delle voci in cabina e quella con i dati di volo – precipitato ieri a poche decine di chilometri da Mosca, ha reso noto una fonte della Commissione per l’aviazione. Confermata la morte di tutte le 71 persone che si trovavano a bordo dell’aereo, ha affermato il ministro delle Emergenze, Vladimir Puchkov, estendendo le sue condoglianze ai familiari e agli amici delle vittime, fra cui ci sono tre bambini e due stranieri, un azero e un ingegnere svizzero. “Il presidente ha disposto la creazione di una commissione incaricata di far luce sul disastro aereo nella regione di Mosca” ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Per oggi è stata proclamata una giornata di lutto nella regione di Orenburg, ha annunciato il sindaco di Orsk, Andrei Odintsov. Tra le ipotesi che possano spiegare l’incidente, al momento figurano quelle dell’errore umano, delle condizioni atmosferiche e del guasto tecnico. L’Antonov 148 della Saratov Airlines è rimasto integro fino all’impatto a terra, ha reso noto la portavoce della Commissione inquirente Svetlana Petrenko precisando che il velivolo non si è spezzato mentre precipitava. “Si è stabilito che l’aereo è rimasto intatto durante la sua discesa e non c’è stata combustione. L’esplosione è avvenuta quanto ha toccato terra”, ha spiegato.