Putin rivela: “Sappiamo benissimo chi ha attaccato coi droni le nostre basi”
Gli attacchi alle basi militari russe in Siria sono una provocazione tesa a distruggere gli accordi. Lo ha detto Vladimir Putin nell’incontro oggi a Mosca con i capi di giornali e agenzie russe. “Sono stati dei provocatori, ma non sono stati i turchi – ha detto – noi sappiamo chi sono, chi ha pagato chi per questa provocazione e quale sia stata l’esatta somma. Per quanto riguarda questo tipo di incidente, non c’è nulla di buono – ha concluso – queste sono provocazioni tese a distruggere accordi precedenti”. Il presidente russo ha aggiunto che queste azioni hanno come obiettivo quello di minare le relazioni con la Turchia e l’Iran. “Noi lo capiamo perfettamente bene, così noi lavoreremo insieme”, ha detto ancora, secondo quanto riporta il sito della Tass. Riguardo poi agli attacchi, Putin, ha detto che “erano indubbiamente ben preparati. Noi sappiamo quando e dove questi droni sono stati consegnate e quanti erano”, affermando quindi che erano stati “camuffati, vorrei sottolineare, come artigianali, ma ovviamente una certa quantità di equipaggiamento high-tech era stato usato”.
Chi è che va intessendo “provocazioni tese a distruggere accordi precedenti”? Chiaro come il sole: l’entità di cui tutti sanno ma di cui è vietato fare il nome.