Pannelli solari e lavatrici, Trump scatena la guerra commerciale con la Cina
Cina e Corea del Sud si schierano contro la decisione assunta ieri dal presidente degli Usa, Donald Trump, di imporre dazi sulle importazioni di pannelli solari e lavatrici.
A esprimere disappunto è stato Wang Hejun, capo dell’Ufficio indagini commerciali del ministero del Commercio cinese, secondo il quale questa mossa va “a detrimento del commercio globale in questi settori”. Wang Hejun ha anche lamentato la “eccessiva e frequente protezione commerciale” da parte di Washington.
Contraria alle nuove tariffe è anche la Corea del Sud. Il ministro per il Commercio presenterà una protesta al Wto contro la decisione dell’Amministrazione Usa, che costituisce, ha detto, una misura “iniqua”.
I dazi al 30%. Il presidente Trump ha imposto dazi del 30% sulle importazioni di pannelli solari che gradualmente dovrebbero ridursi al 15% nell’arco dei prossimi 4 anni. Per le lavatrici i dazi si attestano in un range tra il 20 e il 50%. L’introduzione di questi dazi rappresentano l’ultima di una serie di misure volte a proteggere la manifattura Usa dalla concorrenza straniere, come previsto dall’agenda di Trump ‘America First’.
Us Trade. “L’iniziativa del presidente riafferma con chiarezza che l’Amministrazione Trump difenderà sempre i lavoratori, agricoltori, rancher e business a questo riguardo”, ha dichiarato in una nota Robert Lighthizer, rappresentante dell’Us Trade. Le nuove tariffe, ha spiegato, sono principalmente dirette verso la Cina. Pur avendo imposto precedentemente dazi sui pannelli solari, le imprese cinese hanno spostato queste produzioni in altri paesi con l’obiettivo di evaderli.
Bravo Trump;difende il made in Usa,al contrario di quanto succede qui da noi!
P.S.:ieri ho casualmente seguito una trasmissione televisiva dove un paio di personaggi si stupivano del fatto che Trump mantenesse le promesse fatte in campagna elettorale,bollandole come assurde e populiste;che differenza di mentalità tra noi e l’America!
La “vergine” Cina comunista che ci da lezioni “ricardiane” avendo disatteso le regole del WTO, negato la fluttuazione dello yuan, in sostanza pompando pil tramite politiche di dumping esasperato. Grazie per la visibile incoerenza.