Guerra a Tripoli: l’amico del Pd Serraj non controlla neanche la sua città
È di almeno 16 morti e 45 feriti il bilancio degli scontri scoppiati stamani presso l’aeroporto di Mitiga, a Tripoli, tra le forze di Bashir al-Bugra, che sostiene Khalifa al-Ghawil, premier del “Governo di Salvezza nazionale” libico, che non riconosce il governo di Fayez al-Serraj, e le Forze speciali di deterrenza fedeli a quest’ultimo. È quanto si apprende sul portale di notizie libico Al-Wasat, che cita fonti ospedaliere nella capitale libica. Stando alle Forze speciali di deterrenza, “le forze di Bashir al-Bugra hanno attaccato l’aeroporto di Mitiga”. Tra gli assalitori “vi sono criminali ricercati dalle Forze di deterrenza dopo che erano fuggiti e si erano uniti a questa milizia”, si precisa in un comunicato delle forze fedeli a Serraj rilanciato da Al-Wasat. Intanto, i media locali hanno riferito che il traffico aereo locale e internazionale all’aeroporto di Mitiga risulta bloccato da questa mattina a causa del “violento attacco con vari tipi di armi” subito dallo scalo e hanno precisato che “tutti i passeggeri sono stati fatti uscire incolumi dall’aeroporto”. Secondo quanto denunciato dalle Forze speciali di deterrenza, fedeli al governo di concordia nazionale libico di al-Serraj, gli scontri sono iniziati dopo un “attacco” di un gruppo armato contro l’area, dove si trova anche un “carcere in cui sono detenute più di 2.500 persone per motivi diversi”. Una fonte dell’aeroporto di Mitiga ha confermato all’agenzia di stampa Dpa che i voli sono sospesi dall’inizio – questa mattina – dei combattimenti. Lo scalo si trova a circa 10 chilometri a est di Tripoli ed è l’unico funzionante nei pressi della capitale. “Ci sono civili tra le vittime – dice Abdel Daim al-Rabiti, direttore della struttura – Continuano ad arrivare feriti”. “Il personale italiano è in sicurezza. Una nave è ormeggiata al porto pronta a muoversi in caso di necessità. La situazione comunque è in miglioramento”. Lo ha detto, riferendosi agli scontri all’aeroporto di Mitiga a Tripoli, il ministro della Difesa Roberta Pinotti, durante l’audizione per illustrare le missioni internazionali davanti alle commissioni congiunte Esteri e Difesa di Senato e Camera. I morti continuano ad aumentare e la situazione appare tutt’altro che in miglioramento. La verità è che il governo del Pd ha nuovamente puntato sul cavallo sbagliato.