Esplosione dei vulcanelli, sei anni all’ex presidente di Legambiente
Il Tribunale di Agrigento ha condannato a sei anni di carcere l’ex presidente di Legambiente Sicilia, Domenico Fontana, accusato di omicidio colposo per la tragedia delle Macalube di Aragona dove persero la vita, nel settembre del 2014 a causa dell’esplosione dei vulcanelli, i fratellini Laura e Carmelo Mulone, di 7 e 9 anni. Condannato anche l’altro imputato, Daniele Gucciardo, operatore della Riserva, a 5 anni e 3 mesi di carcere. Assolto, Invece, Francesco Antonio Gendusa, dirigente regionale per le aree protette. “Legambiente era consapevole di essere inadeguata a gestire il sito e palesi sono le responsabilità di Fontana e Gucciardo dato che emerge la scarsa capacità di gestione e competenza sul fenomeno e sulla riserva”, aveva detto il magistrato Carlo Cinque nella requisitoria. La Procura aveva chiesto per Fontana la condanna a 8 anni di carcere. Fontana e Gucciardi sono stati anche interdetti dai pubblici uffici. Il Tribunale di Agrigento ha, inoltre, deciso il pagamento di una provvisionale di 600 mila euro per ognuna delle parti civili da liquidarsi immediatamente in concorso con Legambiente Sicilia. Inoltre, il giudice Caruso ha condannato Fontana, Gucciardo a risarcire il Codacons e i genitori dei due ragazzini morti per un importo da stabilire in sede civile. Non sarebbero state prese tutte le precauzioni del caso né fatta presente la situazione di possibile pericolo intorno alle Maccalube. Il pubblico ministero aveva richiesto 8 anni per Domenico Fontana, ex direttore della riserva ed ex assessore all’ambiente del comune di Agrigento, 6 anni e 8 mesi per Francesco Gendusa, funzionario regionale responsabile delle aree protette; 5 anni per Daniele Gucciardo, operatore della riserva, che beneficia di tutte le attenuanti del caso perché quel 27 settembre 2014 fu uno dei primi a buttarsi nel fango e tentare di salvare i due bambini.