Bollette a 28 giorni, un “tesoro” da un milione: ecco come chiedere il rimborso
Oltre 1.160.000 euro: questo l’importo medio calcolato da SosTariffe.it che gli operatori Telco potrebbero dover sborsare (solo per i nuovi clienti 2017) applicando la decisione Agcom che impone ai provider di rimborsare quanto chiesto in più per la fatturazione ogni 28 giorni. Secondo il portale per la comparazione delle tariffe in media ogni utente ha pagato 2,09 euro al mese – ovvero circa 26,45 euro in un anno – in più. Il rimborso medio ottenibile potrebbe essere di quasi 19 euro a testa. Già in un precedente osservatorio, SosTariffe.it aveva calcolato un sovrapprezzo annuale, causato dal passaggio alla tariffazione ogni 28 giorni, del 10%.
La delibera Agcom (n. 498/17/CONS) afferma che gli operatori sono tenuti a “stornare gli importi corrispondenti al corrispettivo per il numero di giorni che, a partire dal 23 giugno 2017, non sono stati fruiti dagli utenti in termini di erogazione del servizio a causa del disallineamento fra ciclo di fatturazione quadri-settimanale e ciclo di fatturazione mensile”. Perché solo dal 23 giugno? La precedente delibera Agcom aveva imposto che il ritorno ai 30 giorni dovesse concludersi entro tale data. “Tuttavia nessuno dei provider interessati si è adeguato nei tempi richiesti, ecco perché la decisione di imporre lo storno di quanto fatturato in più ai clienti a partire da tale data”, spiega il portale.
Secondo SosTariffe.it nel 2017, a causa della fatturazione ogni 28 giorni, in media gli utenti che hanno attivato un’offerta Adsl o Fibra hanno speso ogni mese 2,09 euro in più. Questo, stando alle analisi del sito di comparazione tariffe, ha portato nelle casse dei provider in media quasi 130.000 euro al mese. A livello annuale, invece, l’incremento per gli utenti che hanno attivato una tariffa per la connessione Internet nel 2017 è stato di 26,45 euro, pari a un introito di oltre 1.640.000 euro.
Se veramente i provider dovessero essere costretti ad erogare il rimborso, SosTariffe.it ha calcolato che l’operazione potrebbe gravare sulle casse delle compagnie in media per circa 1.168.345 euro (solo per quanto riguarda i nuovi contratti attivati nel 2017). Riguardo alla reale possibilità di richiedere e ottenere questi rimborsi, tuttavia, bisognerà attendere l’esito del ricorso al Tar presentato dalle compagnie telefoniche. Se confermata la sentenza, le associazioni dei consumatori provvederanno a inoltrare domande per richiedere il rimborso. Basterà esibire le bollette dei mesi precedenti…
Ai sensi della Legge 172/2017 per i servizi di comunicazione elettronica e reti televisive, dal 25/03 i servizi e le eventuali promozioni attive sul tuo numero subiranno una modifica delle condizioni contrattuali e si rinnoveranno mensilmente anziché ogni 4 settimane. La tua spesa complessiva annuale non cambia. Il numero dei rinnovi mensili della tua offerta si riduce da 13 a 12 e di conseguenza l’importo di ciascun rinnovo aumenterà dell’8,6%. Per conoscere i dettagli delle modifiche, le tue offerte attive, informazioni sul recesso o passaggio ad altro operatore senza penali entro i prossimi 30 giorni, chiama il 42590 o vai su voda.it/informa
QUESTO E SMS CHE MI E ARRIVATO DALLA VODAFON, DICENDOMI CHE PRATICAMENTE LA MIA FATTURA NON CAMBIA SIA A 12 O 13 MENSILITÀ IN TANTO LA TREDICESIMA RATA SARÀ SPALMATA SU LE DODICI MENSILITÀ QUESTA E VERA E PROPRIA FURBERIE O PURE LADRONERIA CHIAMATA LA COM VOLETE, IO NN SO COME GLI PERMETTANO DI FARE UNA COSA DEL GENERE QUI DEVE INTERVENIRE QUALCUNO E METTERE FRENO A QUESTA FURBERIA .
La mia bolletta TIM è ancora fatturata sui 28 giorni. Io voglio assolutamente che venga fatturata sui 30 giorni ed esigo il rimborso. Perchè le compagnie non rispettano quanto stabilito dalla legge???? A chi devo scrivere e cosa?