Stupratore scarcerato, la dottoressa ha paura. La Procura prova a rimediare
La Procura di Bari sta valutando la possibilità di ricorrere presso la Corte di Cassazione contro il provvedimento del Tribunale del Riesame che ha disposto la scarcerazione dell’uomo di 51 anni, M.Z., di Acquaviva delle Fonti,
accusato di aver aggredito e violentato una dottoressa del capoluogo pugliese mentre quest’ultima era impegnata nel servizio di guardia medica. Secondo i giudici la denuncia è stata presentata con ritardo. All’uomo sono stati concessi gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico per il solo reato di stalking. E la dottoressa, ovviamente, teme eventuali ritorsioni. La presunta violenza risale al dicembre 2016 ma la donna l’ha denunciata solo 9 mesi più tardi. La querela per il reato di violenza sessuale deve essere presentata entro sei mesi dal fatto.
Gli atti persecutori denunciati dalla vittima e accertati dalle indagini della Procura di Bari sarebbero iniziati nell’ottobre 2016 e avrebbero costretto nei mesi successivi la dottoressa a cambiare tre diverse sedi di lavoro fino a quando, temendo per la propria incolumità, ha deciso, nel settembre scorso, di presentare denuncia. Il 51enne si era invaghito della dottoressa e aveva iniziato a perseguitarla con messaggi e telefonate per più di anno, arrivando, secondo quanto denunciato, a violentarla nell’ambulatorio dove prestava servizio come guardia medica e a minacciarla di morte.