Roma, contro la polizia ora anche le molotov. Gasparri: «Gabrielli si scusi»

16 Dic 2017 16:57 - di Federica Parbuoni
polizia molotov

Si indaga in tutte le direzioni per la molotov lanciata ieri sera contro il commissariato di Polizia Prati. Il fascicolo aperto presso la Procura di Roma è affidato al pool antiterrorismo. Fra le ipotesi investigative al momento prese più in considerazione, al fianco della pista anarchica, viene valutata anche quella di un atto dimostrativo legato agli ambienti ultras. Il commissariato Prati è competente per lo stadio Olimpico. Nessuna pista viene comunque esclusa.

La molotov lanciata da uno scooter

La molotov ha colpito un blindato, mandando a fuoco il paraurti. A lanciarla, nella serata di venerdì, all’ora di cena, quando i locali della zona erano pieni, è stato un uomo solo a bordo di uno scooter. L’uomo è stato ripreso dalle telecamere e i filmati sono al vaglio degli investigatori. L’episodio ha destato un particolare allarme, perché, anche al di là della sua stessa gravità, arriva a pochi giorni dall’ordigno fatto esplodere davanti a un altro commissariato di Roma, quello della zona San Giovanni. Ordigno rivendicato dagli anarchici del Fai, la Federazione anarchica informale. Il commissariato è stato visitato nella mattinata dal questore di Roma, Guido Marino, che ha espresso la sua solidarietà agli agenti, che hanno ricevuto attestazioni di stima e vicinanza bipartisan. Di «episodio inquietante» ha parlato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, per il quale si tratta di «un atto gravissimo e preoccupante che va condannato con forza», mentre è stato il senatore azzurro Maurizio Gasparri a sottolineare che «è molto grave che per la seconda volta in pochi giorni a Roma un attentato colpisca degli uffici delle forze dell’ordine».

Gasparri: «Gabrielli deve rispondere delle sue parole»

«C’è un clima inquietante», ha detto Gasparri, esprimendo «totale solidarietà a tutti gli agenti». «Sono certo che il capo della polizia Gabrielli vorrà fare ammenda delle sue incredibili parole con le quali nei giorni scorsi aveva detto che l’attentato ai carabinieri era meno grave di altri pur condannabili episodi, che non avevano comportato l’uso di esplosivi», ha proseguito il vicepresidente del Senato, aggiungendo che «non vorrei che gli equivoci che vengono dalle massime istituzioni incoraggino l’assedio alle forze di polizia. Ma di questo chiameremo Gabrielli a rispondere nelle sedi competenti». «Per quanto ci riguarda, l’aggressione a tutti coloro che in divisa servono lo Stato e i cittadini – ha concluso Gasparri – sono fatti gravissimi che dobbiamo denunciare con la necessaria fermezza, senza cedimenti che certamente il ministro dell’Interno vorrà sanzionare garantendo la punizione dei colpevoli, ma anche di coloro che sbagliano con un uso improprio delle parole».

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