Non solo migranti: scoperti gli “scafisti” dei calciatori. C’è anche un interista

1 Dic 2017 17:52 - di Redazione

Non sono “scafisti” ma trafficanti, che forse è anche peggio. Non sono migranti economici ma baby calciatori a caccia di ingaggi in Italia, che forse è ancora più grave. Sul traffico di esseri umani, stavolta calciatori, ha indagato in questi mesi la Polizia di Stato che ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei  confronti di un italiano e di due ivoriani per favoreggiamento  dell’immigrazione clandestina e falso per l’ingresso illegale in  Italia di giovani calciatori provenienti dalla Costa D’Avorio. L’attività investigativa della Squadra Mobile di Parma e del Servizio  Centrale Operativo, coordinata dalla Procura della Repubblica di  Parma, “ha preso spunto – spiega una nota – da una segnalazione  pervenuta dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia,  riguardante proprio un presunto favoreggiamento dell’immigrazione clandestina di minori da destinare ad attività sportive”.

Perquisizioni si sono svolte oltre che a Parma, anche a Milano, con la collaborazione di quella Squadra Mobile.

Tra i calciatori ivoriani coinvolti nell’indagine c’è anche Assane Gnoukouri, centrocampista prima dell’Udinese e poi dell’Inter. Secondo gli inquirenti sono almeno cinque i giovanissimi tra i 13 e i 17 anni entrati con documenti contraffatti che attestavano rapporti di parentela con ivoriani già residenti in Italia. Con lo stratagemma del ricongiungimento familiare ottenevano il visto e, a quel punto, potevano entrare nel circuito calcistico. Tra gli arrestati l’agente Damiano Giovanni Drago, 32enne originario di Augusta (Siracusa) ma residente a Parma, già noto alle forze dell’ordine per contatti con la cosca Trapasso.

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