Gerusalemme capitale, scontri a Gaza: ucciso un palestinese, decine di feriti

8 Dic 2017 17:31 - di Redazione
gerusalemme

C’è il primo morto a Gaza dopo la terza Intifada che ha seguito la decisione del presidente americano Donald Trump (che in realtà ha dato esecuzione ad una deliberazione del Congresso Usa vecchia di 25 anni) di riconoscere Gerusalemme come capitale dello Stato ebraico: a Gaza, infatti, un palestinese è morto mentre un altro (in un primo momento dato per ucciso da un proiettile alla testa) versa in condizioni a dir poco disperate. A renderlo noto, il portavoce del ministero della Sanità di Gaza, Ashraf al-Qedra. Sempre a Gaza si contano decine di persone  ferite, fra cui due in condizioni critiche.

Violente proteste anche in Cisgiordania

In tutto, ha precisato Ashraf al-Qedra, i feriti al confine con Israele sono 270, la maggior parte dei quali risulta colpita da proiettili alle gambe mentre decine sono i palestinesi rimasti intossicati dai gas lacrimogeni. Ma la giornata è stata funestata da una lunga serie di scontri scoppiati dopo le preghiere del venerdì tra manifestanti palestinesi e la polizia israeliana. Focolai di guerriglia si registrano non solo a Gaza ma anche a Gerusalemme ed in altre città della Cisgiordania.

Gerusalemme è sacra per ebrei, cristiani e musulmani

Intifada anche A Betlemme, dove per protestare contro la decisione americana di riconoscere la Città Santa come capitale di Israele, alcuni giovani con il volto mascherato hanno dato fuoco a copertoni di ruote ed hanno lanciato pietre contro i soldati, che hanno risposto lanciando lacrimogeni. Dieci palestinesi sono rimasti feriti dai proiettili di gomma sparati dai militari nel villaggio di Kadum, in Cisgiordania, mentre altri cinque nelle proteste al confine tra Israele e la Striscia di Gaza. Altre manifestazioni pro Gerusalemme araba, alle quali hanno partecipato centinaia di persone, si sono tenute infine a Ramallah ed Hebron, dove sono state lanciate pietre contro i soldati israeliani.

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