Case popolari a Bari, mazzette a pioggia: arrestata una cancelliera
Sono coinvolti anche un avvocato e un operatore giudiziario in servizio alla Procura della repubblica di Bari, oltre che il direttore di Arca Puglia Centrale, l’agenzia regionale della Casa, nel secondo filone dell’inchiesta relativa a presunte tangenti sugli appalti pubblici per l’assegnazione di case popolari.
Case popolari, mazzette a Bari: 3 arresti
Agli arresti domiciliari sono finiti Sabino Lupelli, direttore generale dell’Arca, l’avvocato Fabio Mesto e la cancelliera della Procura Teresa Antonicelli. L’accusa è di concorso in corruzione in atti giudiziari, rivelazione ed utilizzazione di segreti d’ufficio, accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico. È stato accertato che la Antonicelli avrebbe effettuato abusivamente negli uffici della Procura della Repubblica varie interrogazioni nel registro informatico delle notizie di reato per acquisiere informazioni riservate sulle persone sottoposte ad indagine. Non solo: gli inquirenti hanno documentato una visita della Antonicelli nella sede di Arca Puglia Centrale il 3 ottobre 2017, dove la donna avrebbe intrattenuto un colloquio registrato dalle apparecchiature video ed intercettanti lì installate. La cancelliera avrebbe preso infirmazioni dei reati che avrebbe comunicato all’avvocato Mesto, difensore di fiducia di Lupelli. In cambio di cosa? L’intervento da parte del direttore generale di Arca Puglia per ottenere la sostituzione dell’immobile da essa occupato e gestito dall’ente con un’altra abitazione con caratteristiche di maggiore confort, favore che sarebbe stato accordato.
Aggiustate le gare di appalto
Lo stesso dg di Arca avrebbe ricevuto buoni elettronici per l’erogazione di carburante (importo variabile di 50 e 100 euro) e una somma non precisata di denaro contante, che sarebbero stati a lui consegnati il 2 marzo 2017 da Antonio Lecce, amministratore e legale rappresentante di Aedes Aurora srl, l’impresa vincitrice dell’appalto per i lavori di costruzione nel quartiere Mungivacca di due fabbricati per 100 alloggi di Edilizia residenziale pubblica da destinare a studenti dell’Università e del Politecnico di Bari. In cambio Lupelli avrebbe apposto il visto di legittimità al progetto presentato in variante dall’impresa e approvato il progetto di riqualificazione energetica presentato da Aedes privo della preventiva valutazione del Comando dei Vigili del Fuoco. Infine Lupelli avrebbe ricevuto mazzette per avorire Massimo Manchisi e le imprese Cama Costruzioni srl e Caementarius srl, vincitrici di procedure di appalto indette da Arca Puglia per i lavori di costruzione e ristrutturazione di case popolari nei quartieri Sant’ Anna, San Girolamo e Madonnella a Bari.