Arriva la tempesta magnetica di Capodanno: show del sole e delle aurore polari

28 Dic 2017 16:09 - di Redazione

Studiosi, esperti, addetti ai lavori e semplici appassionati, lo annunciano come altamente possibile e lo descrivono come un fenomeno ad alto contenuto spettacolare in cui il sole fa il suo show, con tanto di aurore polari finali. Dunque, si prepara la tempesta magnetica di Capodanno: e infatti, spiegano gli astronomi e riporta un accurato servizio pubblicato sul sito dell’Ansa, «è in arrivo uno sciame di particelle espulse dal Sole (vento solare), che potrebbe incontrare il campo magnetico terrestre il primo gennaio. Sarà una tempesta mite, ma spettacolare per le aurore polari che potrà produrre, mentre una luna piena lo stesso giorno immergerà i paesaggi artici in un bagliore argenteo».

In arrivo la tempesta magnetica di Capodanno

Secondo quanto anticipato dall‘Agenzia Americana per l’Atmosfera e degli Oceani (Noaa) quella in arrivo il primo di gennaio sarà tempesta di “classe G1”, ossia del livello più basso nella scala da uno a cinque che ne misura l’intensità. Una tenpesta non di portata eccezionale, insomma, perché – come ha ricordato anche dal sito dell’Ansa Mauro Messerotti, docente di Meteorologia dello Spazio all’Università di Trieste e ricercatore dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), «il Sole si sta avvicinando al minimo del ciclo di 11 anni che caratterizza la sua attività». La tempesta magnetica di Capodanno, che inaugurerà il 2018 conm fuochi d’artificio del tutto particolari, sarà innescata dall’arrivo di una raffica di vento solare veloce, proveniente da un “buco” che si è creato nella parte più esterna dell’atmosfera solare e da cui partirà in direzione della Terra uno sciame di particelle cariche di energia che potrebbero incontrare il campo magnetico terrestre, dando origine a un fenomeno conosciuto come quello dei “buchi coronali” che, spiegano ancora dall’Ansa, «sono normali in prossimità del verificarsi del minimo dell’attività solare, fase che la nostra stella attraversa ogni 11 anni», e che è attesa la prossima volta non prima del 2018-2019.

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