Amanda Knox: «Per l’Italia ero solo una diabolica femme fatale»
Amanda Knox protagonista di un programma contro le discriminazioni di genere. Un nuovo lavoro che permette all’ex studentessa statunitense di ricordare il passato vissuto a Perugia: “Mentre ero sotto processo per un omicidio che non ho commesso, il mio pubblico ministero mi ha dipinto come una femme fatale pazza di sesso con poteri magici per controllare gli uomini”. Così si è espressa l’americana assolta in via definitiva per l’omicidio di Meredith Kercher, parlando degli anni trascorsi sotto processo in Italia e il clamore mediatico suscitato dal caso in cui era coinvolta. Le dichiarazioni sono riportate in una nota, pubblicata alcuni giorni fa sul blog della giovane americana, in cui Vice Media e Facebook annunciano che Amanda condurrà un programma contro le discriminazioni di genere, ‘The Scarlet Letter Reports‘, che andrà in onda in anteprima su Facebook Watch, la nuova piattaforma del social network. “I tabloid – spiega Amanda – adoravano quella storia. Così la gente. E i giurati. Ho perso anni della mia vita in prigione a causa di stereotipi misogini. In ‘The Scarlet Letter Reports‘, spero – conclude – di ridare umanità a chi come me è stato umiliato e diffamato e di elevare lo standard di come pensiamo e parliamo di donne che sono personaggi pubblici”.