Terrorista invitata a Napoli da De Magistris: parlerà in un centro sociale, è bufera
Nel 1969 è stata la prima donna nella storia a dirottare un aereo di linea. Niente male. Scoppia il caso. Arriva a Napoli Leila Khaled, ex militante del Fronte popolare per la liberazione della Palestina, organizzazione della sinistra radicale attiva tra gli anni Settanta e Ottanta. Il 4 dicembre sarà ospite all’Asilo Filangieri, edificio di proprietà del Comune in centro storico, ma da anni gestito da un collettivo. Decisione avallata dal sindaco De Magistris, come leggiamo sul Mattino e sul Corriere del Mezzogiorno. Presenza destinata a far discutere sull’opportunità da dare la parola alla Khaled. Nel 1969 è stata la prima donna nella storia a dirottare un aereo di linea. Era un Boeing 707 della compagnia Twa in servizio tra Los Angeles e Tel Aviv. L’episodio si concluse senza vittime. La guerrigliera si ripetè nel 1970 su un aereoplano della El Al che percorreva i cieli tra Amsterdam e New York. Intervenne un agente di sicurezza israeliano che uccise uno dei due dirottatori, il nicaraguense Arguello, ed immobilizzò la militante palestinese. Incarcerata in Inghilterra, poi rilasciata, l’ex terrorista, che continua ad impegnarsi per la Palestina, vive attualmente in Giordania.
Terrorista invitata, De Magistris contestato
Diciamo che De Magistris non è stato il primo a “coccolare” la terrorista. “Un paio di mesi fa è stata ospite del Parlamento Europeo, tra le vibranti proteste di gruppi ed associazioni israeliani. Da alcune settimane sta girando l’Italia, su iniziativa dell’Unione democratica arabo-palestinese”, ed ora arriva a Napoli per un incontro nel quale racconterà la sua esperienza “edificante” di militanza politica. La tappa partenopea di Khaled è organizzata dagli attivisti del Comitato per la Palestina, che avrebbero voluto ospitare l’ex esponente del Fronte popolare addirittura nella sala dei Baroni, al Maschio angioino. Hanno, dunque, presentato alcuni giorni fa la richiesta di concessione di quello spazio a Palazzo San Giacomo ed hanno invitato il sindaco de Magistris ad intervenire al dibattito. La sala dei Baroni, però, alla fine non è stata messa a disposizione, ufficialmente per questioni tecniche. Un compromesso sostenibile per De Magistris che è molto sensibile allo “charme” dei terroristi palestinesi, visto che un anno fa, concesse la cittadinanza onoraria a Bilal Kayed, militante del Fronte Popolare per la Palestina in carcere da 15 anni, l’ultimo dei quali dopo la fine della pena detentiva alla quale era stato condannato. De Magistris noncurante della bufera che suscitò, sta scatenando altrettante ire.
Ira bipartisan, FI e Pd: “Intervenga Minnitti”
Silenzio, almeno per ora, da parte della Comunità ebraica romana – leggiamo sul Corriere della Sera – “per un appuntamento sul quale la Questura sta comunque mettendo a punto un servizio di vigilanza. La questione infatti appare già delicata. A Napoli, dove Khaled sarà il 4 dicembre, c’è stata una sollevazione bipartisan (Forza Italia e Pd), con un’interrogazione della consigliera azzurra Mara Carfagna al ministro dell’Interno Marco Minniti”.