Su Cesare Battisti anche Carla Bruni è pentita: “Capisco il dolore degli italiani”
Accusata di aver fatto pressioni sul presidente brasiliano Lula, anche grazie a potente marito Sarkozy, per evitare l’estradizione del terrorista rosso Cesare Battisti, oggi anche Carla Bruni sembra pentita di quelle “protezioni offerte al latitante condannato per tre omicidi. In una intervista al Corriere della Sera, la cantante ex modella, italiana ma da anni residente in Francia parla anche di politica e terrorismo, negando interventi per aiutare Battisti. “La decisione spetta al Brasile. Mi sembra normale la richiesta dell’Italia e capisco il dolore del popolo. Quando viveva in Francia Battisti lo faceva grazie a un accordo, non una legge, con Mitterand. Cambiato il presidente, non vale più l’accordo”. Nella stessa intervista la Bruni ha espresso gradimento per il nuovo premier Macron: “In casa arriva ancora molta politica. Il nuovo governo e il nuovo presidente sono vicini a mio marito, chiedono consigli come con i padrini”. Qualche battuta anche su Trump, con la smentita categorica su un loro flirt, millantato dal presidente americano: “Nulla di vero, la cosa divertente è che non si è inventato solo la storia con me ma anche con altre donne”.