Siria, l’esercito di Assad spazza via gli ultimi resistenti dell’Isis
L’esercito siriano e le forze alleate hanno accerchiato Albu Kamal, ultima roccaforte del sedicente Stato Islamico (Isis) in Siria, e hanno iniziato a entrare in città. Lo rende noto l’emittente al-Manar vicina al movimento libanese sciita di Hezbollah. Ma i terroristi continuano a far morire civili usati come scudi umani: sono almeno 21 i civili uccisi a nelle province di Idlib, Latakia e Hama, che rientrano nelle zone di de-escalation concordate a maggio da Russia, Turchia e Iran durante i colloqui di Astana. Lo riferiscono fonti locali all’agenzia di stampa Anadolu a condizione di anonimato, spiegando che a ottobre le forze del legittimo governo siriano hanno bombardato postazioni dei terroristi islamici in diverse parti della provincia di Idlib, comprese le città di Khan Sheikhun, Bernas e Padama, causando la morte di 12 civili. Le fonti hanno inoltre riferito di bombardamenti sulla provincia di Latakia a ottobre, comprese le zone di Yamadiya, Sallour e Al-Kabina, causando la morte di quattro civili usati dall’Isis come scudi umani. Intanto si apprende che il presidente russo Vladimir Putin incontrerà la sua controparte turca Recep Tayyp Erdogan il 13 a Sochi,ha confermato il consigliere per la politica estera del Cremlino Yuri Ushakov. I due leader discuteranno di questioni bilaterali e soprattuttio della soluzione della crisi siriana. Putin ed Erdogan si sono incontrati di recente, a fine settembre, ad Ankara.