Salute, rapporto Ue sulla linea degli italiani: adulti ok, giovanissimi obesi

23 Nov 2017 17:41 - di Redazione

Adulti in linea, adolescenti in sovrappeso, se non addirittura obesi. È quanto emerge dal rapporto sullo stato della salute in Europa 2017, presentato oggi a Bruxelles dal commissario europeo alla Salute Vytenis Andriukaitis. «In Italia – riporta la Commissione – gli adulti obesi sono poco più del 10 per cento, la seconda percentuale più bassa nella Ue. Quel che invece preoccupa è che ad aumentare ed anche piuttosto vertiginosamente sia la quota di adolescenti in sovrappeso o obesi raggiungendo la media europea del 18 per cento». Che schizza addirittura al 26 (quarto posto in Europa) se si focalizza il segmento dei 15enni maschi. Il fenomeno degli adolescenti in sovrappeso e obesi in Italia è legato, almeno in parte, «agli scarsi livelli di attività fisica».

I dati presentati a Bruxelles dal commissario Ue ala Salute

La Commissione ha riconosciuto al nostro Paese l’adozione di «provvedimenti per controllare e ridurre i tassi di sovrappeso e obesità infantili». Dal 2008, infatti, è attivo il sistema di vigilanza Okkio alla salute che monitora i bambini della scuola primaria in tutta Italia. L’ultima relazione indica che a livello nazionale, tra i bambini di 8-9 anni, dal 2008 i tassi sono scesi dal 23 al 21,3 per cento per il sovrappeso e dal 12 al 9,3 per cento per l’obesità.

Differenze tra Nord e Sud anche nella dieta

«La tendenza alla diffusione del sovrappeso – continua la Commissione – è pressoché stabile, con una lieve diminuzione nel 2014 e nel 2016 rispetto ai periodi precedenti; per l’obesità si osserva invece una costante tendenza al ribasso». Le differenze tra Nord e Sud si fanno sentire anche sulla dieta. Tassi di sovrappeso e obesità superiori al 40 per cento persistono in regioni meridionali come Calabria,  Campania e Molise, mentre al nord le percentuali rimangono al di sotto del 25% per cento. «La relazione – conclude il rapporto – individua ampie disparita regionali nella disponibilità di palestre nelle scuole, nelle iniziative per la promozione di abitudini alimentari più salutari e nella percentuale delle scuole con il servizio mensa, i cui pasti sono generalmente ritenuti più sani (meno del 50 per cento al Sud contro il 90 al Nord)».

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