Renzi: «Continueremo a ridurre le tasse». Ma nessuno sa quando ha iniziato

16 Nov 2017 12:02 - di Gigliola Bardi
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Dopo la mazzata arrivata dall’Ue sui conti pubblici italiani, Matteo Renzi corre ai ripari. E così mentre Bruxelles si prepara a dire che il governo deve aumentare ulteriormente le tasse, il segretario del Pd parte con una contro-narrazione che punta a dire che le tasse in Italia non solo non sono aumentate, ma «continueranno» a calare.

La “narrazione” di Renzi sulle tasse

«Abbiamo bisogno di continuare a ridurre le tasse», ha detto Renzi a Sondrio, prima tappa di giornata del suo non proprio popolarissimo tour “Destinazione Italia”. Parlando davanti agli agricoltori, il segretario Pd ha parlato dell’eliminazione dell’Irap agricola e degli incentivi all’esportazione, aggiungendo che «c’è bisogno di fare ancora di più: continuare a deburocratizzare e ridurre la pressione fiscale». «Servono – ha aggiunto – investimenti sull’estero. L’Italia nell’agroalimentare dovrà arrivare al 50% di esportazione. Oggi esportiamo 38 miliardi di euro di prodotti italiani. Il potenziale è 90% in tutto il mondo».

L’allarme della Cgia di Mestre

Appena un paio di settimane fa, però, la Cgia di Mestre ha fatto notare che, se qualche alleggerimento della pressione fiscale c’era stato, questo aveva riguardato al massimo le medie e grandi imprese, mentre le piccole e le piccolissime navigavano ancora in un mare di tasse. «Nel 2016 – ricordano gli artigiani di Mestre – il governo Renzi aveva deciso di tagliare le imposte sui redditi a tutte le imprese; a distanza di un anno l’operazione è andata in porto solo in piccola parte. Le attività interessate dalla contrazione dell’Ires, infatti, sono state poco meno di 630mila, che costituiscono solo il 13% circa del totale delle aziende presenti nel Paese».

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