Pedofili “bollati” sul passaporto: ecco la svolta Usa che dovremmo imitare
Da oggi tempi ancora più duri per i pedofili americani. I condannati per reati sessuali contro minori saranno infatti identificati come tali anche sul passaporto. Un metodo per rafforzare la lotta contro il turismo sessuale con minori e lo sfruttamento infantile. Lo rende noto il Dipartimento di Stato Usa, che applicherà una sorta di “bollino” sui documenti di chi ha commesso questo tipo di reati. Il retro del passaporto recherà la dicitura «Il proprietario è stato condannato per un reato di tipo sessuale nei confronti di minori ed è schedato secondo la legge americana».
Negli Usa non esiste tutela della privacy per i pedofili
Negli Stati Uniti l’approccio nei confronti dei pedofili è completamente diverso rispetto a quello che c’è in Europa. Pedofili e maniaci sono messi all’indice anche on line. La Rete è infatti diventata un incubo per chi ha già subito condanne definitive per reati sessuali. Una legge federale ha stabilito che l’interesse pubblico è prevalente sulla privacy, quando si tratta di crimini di questo genere. Ecco dunque pubblicate in Rete, a cura dei Dipartimenti della giustizia o della Pubblica sicurezza di numerosi Stati, foto e curriculum dei criminali sessuali. E ogni Stato è particolarmente accurato. Ad esempio, il Dipartimento di Giustizia americano ha messo in rete migliaia di schede di maniaci e pedofili. Con foto a colori, dati somatici, indirizzo e particolari sulle condanne subite. Il tasto “Search for Offenders in your area” permette a tutti i cittadini di accedere al database. Un modello che si potrebbe e dovrebbe seguire anche in Italia. Ma la nostra magistratura lo consentirà mai?