Parte l’operazione “vendetta per i martiri”: il Cairo attacca i terroristi

24 Nov 2017 18:56 - di Antonio Pannullo

Mentre tutto il Medioriente, Israele compreso, condanna l’attacco terrorista nellamoschea egiziana, il presidente egiziano, Abdel Fattah al-Sisi, ha promesso una risposta “brutale” all’attacco contro una moschea nel Sinai del Nord che ha provocato 235 morti. Nel corso di un discorso alla nazione, trasmesso dalla tv di Stato, al-Sisi ha sostenuto che le autorità egiziane “reagiranno a questo atto con forza brutale”. “Le forze armate e la polizia vendicheranno i nostri martiri con tutta la loro forza nel prossimo periodo”, ha aggiunto al-Sisi. E parte l’Operazione vendetta per i martiri. Si chiama così infatti l’offensiva lanciata poche ore fa dalle autorità egiziane in risposta all’attacco sferrato durante la preghiera di mezzogiorno contro la moschea del villaggio di al-Rawdah, nel governatorato del Sinai del Nord, nell’Egitto settentrionale. Nell’attentato hanno perso la vita almeno 235 persone e 109 sono rimaste ferite. Sono 15 i terroristi uccisi in attacchi condotti con due droni dalle Forze armate egiziane nel nord del Sinai, nell’Egitto settentrionale. Lo rende noto il servizio arabo di Sky News, sottolineando che i miliziani uccisi avrebbero preso parte all’attacco sferrato contro la moschea del villaggio di al-Rawdah e costato la vita ad almeno 235 persone. Nel raid sono anche stati distrutti due veicoli, prosegue l’emittente. L’esercito egiziano sta anche perlustrando altre auto.

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