Palazzo crollato al Flaminio, a processo i responsabili della ristrutturazione
Tre rinvii a giudizio e un’assoluzione: lo ha deciso il gup Costantino De Robbio a conclusione dell’inchiesta sul crollo di tre piani di un palazzo sul Lungotevere Flaminio a Roma, avvenuto il 22 gennaio del 2016.
Per il crollo al Flaminio l’accusa di disastro colposo
L’accusa contestata a quattro persone era quella di disastro colposo. Concludendo l’indagine il giudice ha assolto, nel processo con rito abbreviato, il proprietario dell’appartamento crollato che era sottoposto a lavoro di ristrutturazione, Giuseppe Rigo de Righi. Sono stati invece rinviati a giudizio, davanti al giudice monocratico, Massimo Canepa, legale rappresentante della società Edilarch 88 che provvedeva alla ristrutturazione, il progettista Roberto Mattei, il titolare della società esecutrice dei lavori Pasquale Famà.
Tre piani sbriciolati
Per Giuseppe Rigo de Righi il pm Antonella Nespola aveva chiesto la condanna a un anno di reclusione. Ad essere interessati al crollo furono l’appartamento del quinto piano, dove era in corso l’opera di ristrutturazione per creare un open-space, e il sesto e settimo piano.