Offende S. Agata e la festa religiosa: 17enne minacciato su Fb e picchiato in strada

10 Nov 2017 9:56 - di Martino Della Costa

Offende S. Agata, la statua e i festeggiamenti religiosi a lei dedicati: e da quel momento scatta una manovra di accerchiamento informatica e una rete di complicità che dalle invettive social degenera in un’aggressione fisica in strada. Aveva organizzato tutto online una banda composta da otto minorenni tra  i 14 e i 17 anni, e due maggiorenni pur di minacciare e spaventare davvero un diciassettenne che aveva pubblicato un post su Facebook con critiche alla statua della patrona di Catania e a tutti i suoi devoti. E in questa storia di ingiurie e intimidazioni tra giovanissimi coetanei, tra protagonisti, vittime e comprimari, ruoli confusi e reati ben precisi, una cosa soprattutto emerge con chiarezza: non si salva davvero nessuno.

Offende S. Agata, giovane minacciato e picchiato

Tutto è cominciato nel febbraio passato, quando otto minorenni, tra i 14 e i 17 anni, e due maggiorenni, vengono denunciati dalla Polizia di Stato di Catania perché ritenuti responsabili di istigazione a delinquere, lesioni e minacce gravi. Sono accusati di avere minacciato in occasione dei festeggiamenti di Sant’Agata – che cadono appunto nel mese di febbraio – un diciassettenne che aveva pubblicato un post su Facebook con critiche alla statua della patrona di Catania e a tutti i suoi devoti. Inserzioni gratuitamente offensive alle quali la banda di fustigatori digitali ha pensato bene di replicare con minacce e offese apparse in poco tempo non solo sul social network, ma anche su altre applicazioni. In base a quanto ricostruito dagli inquirenti al lavoro sul caso, infatti, gli 8 hanno creato addirittura diversi gruppi su WhatsApp attraverso i quali incitare alla violenza contro il ragazzo che, di lì a poco, è stato anche aggredito fisicamente davanti alla villa Bellini, nel centro di Catania, minacciato e percosso da un gruppo di coetanei a lui sconosciuti. Le indagini della polizia postale hanno consentito di identificare gli autori delle aggressioni verbali e fisiche. I minori, interrogati, hanno ammesso le loro responsabilità. $ come anticipato, alla fine della vicenda, in una confusione di ruoli tra presunte vittime e presunti carnefici, non si salva davvero nessuno…

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