Musumeci allestisce la squadra: “Non siamo certo noi gli impresentabili”
La proclamazione potrebbe arrivare entro la fine della settimana. L’insediamento lunedì. Intanto, però, Nello Musumeci, neo eletto presidente della Regione siciliana, dopo essersi concesso qualche giorno di relax,lavora alacremente per la formazione della sua squadra di governo. “Non ci saranno impresentabili” ha assicurato l’ex presidente della Provincia di Catania, ritornando ancora una volta su quello che per tutta la campagna elettorale, costellata di veleni e polemiche, è stato il leitmotiv dell’opposizione a Cinque Stelle. Nessun impresentabile e nessun toto nomine. “Incontrerò le forze politiche della maggioranza – ha spiegato nei giorni scorsi il governatore – e raccoglierò ogni indicazione nel rispetto del ruolo di ciascuno, quindi, adotterò le decisioni che riterrò più giuste e, finalmente, inizieremo a lavorare”. Un giro di consultazioni che dovrebbe prendere il via nei prossimi giorni. Incontri bilaterali con i singoli segretari di partito più che un vertice di maggioranza. Faccia a faccia per raccogliere umori e aspettative utili a comporre il puzzle. In campo non c’è solo la formazione della giunta, ma anche l’elezione dell’ufficio di presidenza e delle commissioni parlamentari di Palazzo dei Normanni. Con il M5s, forte della sua pattuglia di 20 parlamentari, deciso a far valere il proprio peso all’Assemblea regionale siciliana. Allo scranno più alto di Sala d’Ercole non ha fatto mistero di ambire anche il leader siciliano di Forza Italia, Gianfranco Micciché. “La presidenza dell’Ars – spiegano fonti della maggioranza – è una partita che va definita dopo la Giunta. Trovata l’intesa sulla squadra, si potrà chiudere più agevolmente anche questo fronte”. Insomma, l’indicazione potrebbe essere quella di non definire contemporaneamente le diverse caselle. Sul fronte dell’esecutivo sembrerebbe ormai certo l’addio alla stagione dei tecnici che hanno contraddistinto l’esperienza del governo Crocetta. Gli assessori che affiancheranno Musumeci dovrebbero quindi essere politici. Ad eccezione del leader dei SicilianIndignati, Gaetano Armao, designato vice presidente con ladelega all’Economia, del critico d’arte Vittorio Sgarbi, a cui spetterebbe la delega ai Beni culturali, e dell’ex rettore di Palermo, Roberto Lagalla, assessore alla Salute ai tempi di Cuffaro. Tutti già indicati dal neo governatore durante la campagna elettorale. Per una squadra di 12 assessori.