Mariti violenti, calci e pugni alle mogli: 2 casi in poche ore a Roma e Trapani

10 Nov 2017 16:14 - di Lorenza Mariani

Calci e pugni alle mogli e aggressioni ai carabinieri che intervengono a difesa delle donne colpite: due storie diverse, due città diverse, la stessa brutale violenza, la stessa furia cieca che non si placa nemmeno alla presenza dei figli piccoli, che non risponde neppure ai richiami delle forze dell’ordine. Sono due uomini, due mariti sordi a ogni tipo di sollecitazione alla pietà e al buon senso, i protagonisti di due vicende di cronaca che si sono praticamente accavallate: una denunciata a Roma; l’altra registrata ad Alcamo, in provincia di Trapani.

Calci e pugni alle moglie: il caso di Roma

E allora, nel drammatico caso verificatosi nella capitale, va detto subito che nemmeno il divieto di avvicinamento alla sua ex compagna emesso dal Tribunale di Roma nei suoi confronti lo ha fatto desistere dalle sue intenzioni. Infatti l’aggressore in questione ha raggiunto la vittima sotto casa che, appena fuori, è stata bersaglio della sua violenza, fisica e verbale. Ma questa volta per lo stalker, 43enne romano, sono scattate le manette dei Carabinieri della Stazione Roma Casalbertone. La donna, una 41enne originaria della provincia di Frosinone, ha fatto in tempo a barricarsi nella sua autovettura, con la quale voleva allontanarsi, e contattare le forze dell’ordine. Ma, dopo essere stata aggredita dal suo aguzzino, ha dovuto affrontare anche un’altra furiosa reazione dell’uomo, che ha colpito con calci e pugni il veicolo, mollando la presa solo all’arrivo dei militari che lo hanno immediatamente bloccato. Appurate le buone condizioni della donna, i carabinieri hanno arrestato l’uomo per lesioni personali aggravate e atti persecutori.

Calci e pugni alle moglie: il caso di Trapani

Non è stato da meno il marito di Alcamo, in provincia di Trapani, che ha aggredito la moglie e poi, non contento, si è scagliato contro un carabiniere intervenuto per difendere la donna, sedare gli animi e, naturalmente, arrestare l’uomo: un 30enne sorvegliato speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di Alcamo. Ora il fermato dovrà rispondere di lesioni, violenza, resistenza a pubblico ufficiale e violazione degli obblighi inerenti la sorveglianza speciale. Una brutta storia di violenza e di abusi, al cui epilogo finale ha assistito purtroppo anche una bambina di 2 anni: il carabiniere intervenuto sull’uomo, infatti, libero dal servizio, stava rientrando a casa insieme alla figlia piccola quando ha notato l’aggressore che in preda ai fumi dell’alcol inseguiva e picchiava con calci e pugni la moglie.Il militare non ci ha pensato su due volte a intervenire in difesa della donna, il marito, però, non ha a sua volta esitato ad aggredire il carabiniere – colpendolo con un pugno al volto – e addirittura ha rischiato di arrivare a far male anche alla sua bambina. L’intervento di una pattuglia, arrivata in soccorso del militare, ha evitato il peggio: il 30enne è stato arrestato in flagranza mentre la moglie, che ha rifiutato di sottoporsi alle cure mediche, è stata condotta in un’abitazione protetta.

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