Kosovo, prove tecniche di difesa dei monasteri ortodossi dai musulmani

18 Nov 2017 18:19 - di Redazione

Si è concluso in Kosovo l’addestramento alla presenza del Chief of Staff del Joint Force Command delle Forze Armate ungheresi, il generale Zoltan Mihocza, sull’esecuzione di procedure di controllo della folla e di gestione dell’ordine pubblico in occasione di disordini o di concentrazione di masse ostili in prossimità di un sito protetto come il monastero di Decani, in passato già preso di mira dagli albanesi musulmani. Il Battaglione di manovra multinazionale, su base 3° Reggimento Artiglieria da Montagna della Brigata Alpina Julia ha dislocato nell’area di esercitazione di Camp Villaggio Italia un posto comando di battaglione e unità di manovra composte da militari italiani, sloveni, austriaci e moldavi rinforzati da una Compagnia ungherese del Battaglione di Riserva Tattica di K-For. L’obiettivo dell’esercitazione è stato quello di testare la capacità di reazione rapida delle forze del Mnbg-W, primo responsabile della risposta ad una situazione di progressiva escalation della violenza provocata dall’avvicinamento di una folla ostile in prossimità di un’area particolarmente sensibile come quella del monastero di Decani. Nel prosieguo dell’esercitazione le unità di manovra in assetto anti-sommossa hanno applicato le procedure tecnico-tattiche tese al controllo della manifestazione e a respingere l’ammassamento di una folla ostile intenzionata ad oltrepassare il perimetro del complesso protetto. “L’esercitazione – sottolinea la nota – rappresenta un’importante occasione di addestramento volta al mantenimento di una completa capacità operativa e di consolidamento della standardizzazione delle procedure tecnico-tattiche, oltre a rientrare nell’ambito delle attività autorizzate dalla risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu”.

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