Il gran rifiuto di Trump: dice no al “Time” che lo voleva “Uomo dell’anno”
Gran rifiuto di Donald Trump. Il presidente degli Stati Uniti ha detto no al Time, secondo quanto rivelato dallo stesso Trump, via Twitter. “Time Magazine – scrive – mi ha chiamato per avvertirmi che probabilmente sarei stato nominato ‘Uomo dell’anno’ come lo scorso anno, ma avrei dovuto concedere un’intervista e un servizio fotografico. Ho risposto che probabilmente non sarebbe un bene e ho declinato. Grazie comunque”, si legge nel cinguettio del presidente. Forse, dietro il gran rifiuto potrebbe esserci la non proprio lusinghiera presentazione dello scorso anno: Time gli aveva dedicato sì la copertina, ma con il titolo, non proprio elogiativo: “Presidente degli Stati Divisi d’America”.
Time spiegava lo scorso anno che “invece di dipingere una visione brillante per un futuro unificato, lui ha ingrandito le divisioni del presente, ispirando nuovi livelli di rabbia e paura all’interno del suo Paese. A prescindere da quello che si possa pensare di lui, una cosa è innegabile: ha scoperto una opportunità che altri non pensavano esistesse, l’ultimo grande affare per un venditore del 21esimo secolo”. Non proprio un ritratto edificante. Il riferimento ad ‘affare’ (deal) era a “The Art of the Deal”, il libro scritto dal magnate del mattone negli anni ’80. Ogni dicembre, ricorda il settimanale Usa, Time nomina la persona che “nel bene o nel male” ha avuto la maggiore influenza nel corso dell’anno che si sta per concludere. “Quale delle due cose quest’anno: il bene o il male? -si leggeva sul sito di Time dello scorso anno- la sfida per Donald Trump è il profondo disaccordo del Paese sulla risposta”. Alle spalle di Donald Trump, tra i “finalisti per la nomina a Persona dell’anno, comparivano i nomi di Hillary Clinton, del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, della pop star Beyoncé e “gli hacker”. Nel 2015, Time scelse come la Persona dell’anno la cancelliera tedesca Angela Merkel.