Gessica Notaro e gli altri: i nuovi Cavalieri nominati da Mattarella

18 Nov 2017 18:41 - di Gigliola Bardi

L’insegnante che presta servizio nelle sezioni scolastiche ospedaliere, il dirigente in pensione che accetta di collaborare con il ministero dell’Istruzione per garantire il regolare svolgimento dell’anno scolastico nelle zone colpite dal terremoto. Gli imprenditori che sostengono un loro dipendente malato privo di copertura previdenziale, il volontario che ha supportato gli emigranti italiani in Germania favorendone l’integrazione. I funzionari di Polizia in prima linea contro le violenze alle donne, i connazionali che scelgono di impegnarsi per l’assistenza alle popolazioni delle zone sottosviluppate dell’Africa. Sono alcuni dei cittadini esempio di impegno civile e dedizione al bene comune, ai quali anche quest’anno il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha voluto conferire, motu proprio, l’onorificenza al Merito della Repubblica italiana (Omri). Complessivamente 30, vale a dire 6 commendatori, 15 cavalieri e 9 ufficiali.

La miss sfregiata e il vigile eroe di Casamicciola

La lista completa delle persone cui è stato conferito il riconoscimento si trova sul sito del Quirinale. Molti nomi sono sconosciuti al grande pubblico, altri invece sono più familiari, per il risalto che le cronache hanno dato alle storie di coraggio e solidarietà di cui sono stati protagonisti. Il nome che probabilmente più di tutti è conosciuto dall’opinione pubblica è quello di Gessica Notaro, la “miss” 28enne che è stata sfregiata con l’acido dall’ex compagno e che, dopo diversi interventi, è riuscita a riprendere il suo lavoro al delfinario di Rimini e si è fatta testimonial della lotta contro il femminicidio. Mattarella l’ha insignita del titolo di Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica, «per il coraggio e la determinazione con cui offre la propria testimonianza di vittima e il suo impegno nell’ambito della sensibilizzazione sul tema del contrasto alle violenze di genere». Altra storia notissima è quella di Giuseppe Bove, il vigile del fuoco di 56 anni che, «insieme alla sua squadra è stato impegnato nel terremoto che ha colpito il Comune di Casamicciola ad Ischia» e «dopo 14 ore di lavoro, scavando anche con le mani – ricorda il Colle – ha estratto il piccolo Ciro intrappolato, con i due fratellini, sotto le macerie». Anche per lui è arrivato il titolo di Cavaliere, conferito «per la sua esemplare attività di soccorso».

Gli imprenditori al fianco del dipendente malato

Fra i nuovi Cavalieri vi sono poi Barbara Burioli e Rocco De Lucia, gli imprenditori di Cesenatico che hanno assunto nella loro società, la Siropack, un ragazzo di 22 anni, invalido civile al 100% e in lotta da 10 anni contro un sarcoma di Ewing che lo ha costretto ad assentarsi spesso dal lavoro per seguire le terapie. Non solo, quando a settembre di quest’anno per il ragazzo erano finiti i giorni di malattia retribuita previsti dalla legge, l’azienda ha deciso che avrebbe comunque continuato a pagarlo. Burioli e De Lucia, quindi, sono stati riconosciuti Cavalieri «per la straordinaria prova di umana generosità e sensibilità a sostegno di un loro dipendente gravemente malato e privo della copertura previdenziale».

Le poliziotte che hanno preso gli stupratori di Rimini

Ma fra i premiati vi sono anche due poliziotte: Francesca Romana Capaldo e Roberta Rizzo. Insignite entrambe del titolo di Cavaliere, da anni sono impegnate sul campo a difesa delle donne e di recente sono state protagoniste dell’operazione che ha portato agli arresti per il bestiale stupro di Rimini. La motivazione del riconoscimento alla Capaldo, 41 anni, vice questore aggiunto del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, parla della sua «esemplare attività di contrasto e prevenzione alla violenza di genere, sia nell’ambito dell’esperienza svolta nel controllo del territorio sia in quella presso gli uffici investigativi». Per Roberta Rizzo, funzionario della squadra mobile di Rimini, si parla anche del «suo quotidiano impegno nella difesa delle donne e dei minori vittime di abusi e violenze».

 

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