Festini da sballo e incontri con i pusher: ecco come vive il figlio di Totò Riina
Il boss dei boss è stato seppellito da poco e il figlio fa già parlare per festini a base di droga. Trenta contatti per comprare bustine di cocaina, 279 telefonate ai pusher, incontri con spacciatori tunisini, riunioni per festini da sballo. E per questo ora il figlio di Totò Riina, Salvo jr, che vive a Padova, rischia di perdere la semilibertà. Per i magistrati dell’antimafia di Venezia, infatti, si tratta di un comportamento incompatibile, “socialmente pericoloso” con il percorso di riabilitazione. Riina jr è stato condannato per associazione mafiosa a otto anni e dieci mesi di carcere. A questo punto sarà il tribunale di sorveglianza di Padova a decidere sulla richiesta della procura di una restrizione della libertà vigilata o il trasferimento in una “casa di lavoro”.
Il figlio di Totò Riina e i festini di droga
La richiesta della procura è legata a una serie di accertamenti compiuti nei mesi scorsi dalla polizia, da cui emergerebbe che Giuseppe Salvatore Riina, Salvuccio per amici e parenti, avrebbe avuto incontri e fatto affari con alcuni spacciatori venendo meno all’obbligo imposto dai giudici di non frequentare pregiudicati, e che sarebbe stato sorpreso a girare di notte, mentre dalle 22 alle 6 dovrebbe restare in casa