Di Maio non sa vincere (e neanche perdere): “Voto truccato in Sicilia”
La solita storia: i grillini, se perdono, danno sempre la colpa a qualcosa o a qualcuno, perfino in Sicilia dove da mesi devono rispondere di aver falsificato le firme raccolte nelle precedenti campagne elettorali. Stavolta Luigi Di Maio approfitta dell’inchiesta nella quale è coinvolto un neoconsigliere regionale, per voti “comprati”, un eletto del centrosinistra e non del centrodestra, per spiegare che la vittoria di Nello Musumeci è truccata: “Siciliani, non sapete quanto mi dispiaccia vedere due eletti all’Assemblea regionale siciliana, uno già arrestato e l’altro indagato per associazione a delinquere e voto di scambio. Se ci hanno battuti così, imbrogliando e barando, come sembra emergere dalle prime indagini, allora al 40% ci possiamo arrivare davvero! Senza i voti comprati, non ci avrebbero neanche impensieriti. Li avremmo staccati di 10 punti”, scrive su Facebook il candidato premier del M5s, Luigi Di Maio, dopo la notizia dell’avviso di garanzia al deputato di Sicilia Futura, Edy Tamajo. “Una settimana fa si è chiusa la campagna elettorale in Sicilia – prosegue -. Penso ai tanti siciliani che hanno avuto fiducia in noi, a coloro che hanno riempito le piazze in questi mesi con me e Giancarlo. Penso agli attivisti, ai candidati, ai nostri sindaci e consiglieri comunali che hanno dato l’anima per farci arrivare al risultato straordinario del 35%. Penso alle bellezze di quella terra di cui sono profondamente innamorato e di cui la mia vista ha goduto durante questa campagna, e mi viene da dire con certezza che la Sicilia non meritava tutto questo. Credo che molti di coloro che si sono astenuti si staranno pentendo di averlo fatto. A quelle persone – conclude il vice presidente della Camera – non dico di votare il MoVimento. Chiedo di prendere posizione, di iniziare a mettere la faccia nelle battaglie per la propria terra. Di iniziare a partecipare e a credere che le cose possano cambiare. Buona partecipazione a tutti”.