Coppia di anziani scrive “Viva il Duce” sui muri di Bologna. Ora sono nei guai
Sulla sessantina entrambi, escono a notte fonda, tra le quattro e le cinque, per le vie del centro storico di Bologna, carichi di sacchetti pieni di pennarelli. Sono mussoliniani convinti. A un certo punto la donna estrae un pennarello, si avvicina a un muro, una colonna o un portone qualunque. E scrive: “Dux”. “Viva il duce”. Poi altri slogan come “Fermiamo l’invasione” e insulti al sindaco: “Merola boia a morte”, “Merola impiccato”. Gli stanno per far passare dei brutti cinque minuti. già li stanno spacciando per gente molto, molto pericolosa.
“Viva il Duce”: i due anziani nei guai
I due vecchietti – già scambiati per “pericolosi” writer seriali dalla stampa di sinistra – sono entrati nel mirino dell’occhiuto Francesco Massarenti, presidente dei Giovani democratici e consigliere Pd di quartiere. Il Bed & Breakfast Palazzo Trevi li ha filmati con la telecamera di sorveglianza che tiene d’occhio il portone del palazzo e ha portato tutto in questura facendo denuncia. Ma nessuno ancora li ha fermati. Staranno aspettando direttive dall’onorevole Fiano? La telecamera non li intimorisce. Nei fotogrammi chiari e in piena luce, si vede tutto. E si vede anche il fatto che la presenza di una telecamera non li spaventa. Infatti i due anziani – ricostruisce la Repubblica di Bologna – guardano senza paura nell’occhio elettronico e scrivono di nuovo. Tranquillamente e senza mai nascondersi. Pare che gli antifascisti e i proprietari delle case – con buona pace della buonanima- non abbiano intenzione di pagare il restauro delle facciate per delle scritte che non hanno mai chiesto.