Calcio, Carlo Tavecchio si è dimesso. La Fgci guarda avanti
Il presidente della Figc, Carlo Tavecchio si è dimesso dal suo incarico dopo pochi minuti dall’inizio della riunione del Consiglio federale che si è svolta in Via Allegri a Roma. A divulgare la notizia è stato il presidente dell’Aia, l’Associazione italiana arbitri, Marcello Nicchi, uscendo dal Consiglio federale, che ha avuto una durata lampo: iniziato alle 12.20, alle 12.35 era già finito.
Tavecchio chiede le dimissioni di tutti i consiglieri
Oltre a rassegnare le sue dimissioni, l’ormai ex presidente della Fgci ha chiesto anche un passo indietro a tutto il consiglio federale, che però decade automaticamente con le dimissioni del presidente. Di fronte ai consiglieri Tavecchio avrebbe puntato l’indice contro «ambizioni e sciacallaggi politici» che avrebbero impedito il confronto «sulle ragioni di questo risultato», ovvero dell’eliminazione dell’Italia dai mondiali di Russia 2018. «Ho preso atto del cambiamento di atteggiamento di alcuni voi», avrebbe poi aggiunto Tavecchio, rivolgendosi ai consiglieri.
Il ruolo della Lega dilettanti
Dopo aver letto le sue dimissioni, Tavecchio si è alzato ed è uscito. Considerata determinante per l’esito della vicenda è la Lega nazionale dilettanti, che era unita con il suo presidente Cosimo Sibilia. Secondo i dilettanti, infatti, «non c’erano più le condizioni per andare avanti».