Berlusconi torna in campo? Scatta un nuovo rinvio a giudizio (Ruby ter)
Silvio Berlusconi torna in campo e arriva puntualmente l’ennesimo intralcio giudiziario nei suoi confronti. L’ex presidente del Consiglio è stato rinviato a giudizio a Siena con l’accusa di corruzione in atti giudiziari. Il Gup del tribunale di Siena Roberta Malavasi ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla procura nell’ambito dell’inchiesta Ruby ter giunta a Siena da Milano per competenza territoriale. A Siena, infatti, si sarebbe compiuto il reato, con Berlusconi che avrebbe pagato Danilo Mariani, pianista delle feste di Arcore, per indurlo a falsa testimonianza sul caso olgettine.
L’inchiesta Ruby spacchettata in 7 diverse procure
Il procedimento è uno dei filoni della cosiddetta inchiesta Ruby ter ed è stato originato dalla decisione presa il 29 aprile 2016 da un gup di Milano di spacchettare il processo principale e di trasferire gli atti a sette diverse procure per competenza territoriale.
Tremila euro al pianista? Per l’accusa è corruzione
Nell’udienza di oggi il Gup Malavasi ha respinto le eccezioni preliminari presentate dalla difesa del Cavaliere, gli avvocati Franco Coppi, Federico Cecconi ed Enrico De Martino, sull’incompetenza territoriale e sull’inutilizzabilità di alcune intercettazioni telefoniche. A giudizio con l’accusa di falsa testimonianza anche il pianista di Arcore Danilo Mariani, senese, difeso dagli avvocati Salvatore Pino e Fanni Zoi. Secondo l’accusa i bonifici mensili da tremila euro effettuati da Berlusconi a Mariani come “rimborsi spesa” sarebbero invece dei pagamenti per indurre il pianista di Arcore a falsa testimonianza sul caso olgettine. Berlusconi era assente oggi in aula. Il procedimento è stato aggiornato al 1 febbraio.